Cuba: ad agosto registrate 168 azioni repressive e oltre mille manifestazioni

Egidio Luigi

Settembre 7, 2025

Almeno 168 episodi di repressione nei confronti di civili cubani sono stati documentati dall’Osservatorio cubano dei Diritti Umani (Ocdh) nel mese di agosto 2025. Tra questi, si segnalano 13 arresti arbitrari e 155 casi di minacce, intimidazioni e posti di blocco presso le abitazioni di attivisti.

Tra le persone fermate figurano la leader delle Damas de Blanco, Berta Soler, il giornalista Reinaldo Escobar, co-fondatore insieme a Yoani Sánchez del quotidiano online indipendente 14yMedio, e l’attivista Adriano Castañeda. Le province maggiormente colpite da queste azioni repressive sono state L’Avana e Camagüey. Dall’inizio dell’anno, le azioni di repressione avrebbero già raggiunto un totale di 2.250.

Proteste e malcontento sociale

Nel contesto di crescente insoddisfazione, l’Osservatorio cubano dei conflitti (Occ) ha registrato, nel mese di agosto, un numero record di 1.023 proteste e denunce. Le motivazioni principali di queste manifestazioni riguardano i continui blackout elettrici, la persistente scarsità d’acqua, l’aumento dell’insicurezza e la mancanza di medici.

Questa ondata di malcontento è considerata dalle due organizzazioni non governative come un riflesso di una crisi sociale senza precedenti, come evidenziato anche dai principali media indipendenti cubani. Le difficoltà quotidiane affrontate dai cittadini cubani sembrano quindi alimentare un clima di tensione e protesta, con le persone che si fanno portavoce di una situazione insostenibile.

Le autorità cubane, nel tentativo di mantenere il controllo, hanno intensificato le misure repressive contro coloro che osano alzare la voce. Tuttavia, il numero crescente di manifestazioni suggerisce che il desiderio di cambiamento tra la popolazione rimane forte e che la pressione sociale potrebbe continuare a crescere nei prossimi mesi.

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