Save the Children: oltre 20 mila bambini morti nel conflitto di Gaza

Egidio Luigi

Settembre 6, 2025

Nel drammatico contesto del conflitto che ha colpito Gaza, le statistiche fornite da Save the Children rivelano un quadro allarmante. Secondo i dati diffusi il 15 gennaio 2025, le forze israeliane hanno ucciso in media un bambino palestinese ogni ora, portando il totale a oltre 20.000 vittime tra i più giovani in quasi 23 mesi di ostilità. Queste cifre, basate su rapporti dell’ufficio stampa del governo di Gaza, sotto il controllo di Hamas, evidenziano la gravità della situazione nella Striscia.

Il drammatico bilancio delle vittime infantili

Tra i 20.000 bambini uccisi, circa il 2% della popolazione infantile di Gaza, si segnalano almeno 1.009 neonati con meno di un anno di vita. Di questi, 450 sono venuti al mondo durante il conflitto e hanno perso la vita a causa delle violenze in corso. Questo tragico dato sottolinea non solo la vulnerabilità dei più piccoli, ma anche le conseguenze devastanti della guerra sulle nuove generazioni.

In aggiunta al numero delle vittime, le ferite inflitte ai bambini sono altrettanto preoccupanti. Sono stati registrati almeno 42.011 bambini feriti, con un impatto che si estende ben oltre il presente, poiché secondo le stime delle Nazioni Unite, almeno 21.000 di loro potrebbero rimanere invalidi a vita. Questo scenario mette in luce le gravi ripercussioni a lungo termine del conflitto, non solo sulla salute fisica, ma anche sul benessere psicologico dei giovani palestinesi.

Il contesto della guerra a Gaza

Il conflitto che ha devastato Gaza dal 2023 ha avuto ripercussioni enormi sulla popolazione civile. Le operazioni militari e i bombardamenti hanno non solo causato perdite umane, ma hanno anche distrutto infrastrutture vitali, compromettendo l’accesso a servizi essenziali come la sanità e l’istruzione. La guerra ha generato una crisi umanitaria senza precedenti, costringendo molte famiglie a vivere in condizioni precarie e a lottare quotidianamente per la sopravvivenza.

Le organizzazioni internazionali, come Save the Children, continuano a lanciare appelli per porre fine alle violenze e per garantire la protezione dei bambini, sottolineando l’urgenza di un intervento umanitario. La comunità internazionale è chiamata a prendere coscienza della situazione e a intraprendere azioni concrete per tutelare i diritti dei più vulnerabili, in particolare i bambini che, in questo contesto di conflitto, pagano il prezzo più alto.

La situazione a Gaza rimane critica e la necessità di una soluzione duratura è più urgente che mai, affinché si possa garantire un futuro migliore per le nuove generazioni.

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