Il governo federale belga sta considerando una nuova strategia per affrontare il problema della criminalità nelle aree urbane. A partire dal 2025, il piano prevede il dispiegamento di soldati nelle strade delle principali città del Belgio come misura deterrente. Questa proposta, avanzata dal ministro dell’Interno, Bernard Quintin, ha sollevato un acceso dibattito nel Paese, noto per essere la sede delle istituzioni europee.
Piano di sicurezza e pattugliamenti
Il piano verrà presentato al Consiglio dei ministri nei prossimi giorni e include l’implementazione di pattugliamenti congiunti di polizia e militari nelle zone più problematiche delle città, con un focus particolare su Bruxelles. Questo approccio mira a garantire una maggiore sicurezza e a rassicurare i cittadini di fronte a un aumento percepito della criminalità.
Pressione pubblica e reazioni contrastanti
Il governo belga si trova di fronte a una crescente pressione pubblica per garantire la sicurezza dei suoi cittadini, e l’idea di un coinvolgimento militare nelle operazioni di polizia ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, alcuni sostengono che la presenza dei soldati possa fungere da deterrente efficace contro il crimine; dall’altro, ci sono timori riguardo alla militarizzazione delle forze di sicurezza e alle possibili conseguenze per i diritti civili.
Preparazione delle autorità locali
Le autorità locali e le forze dell’ordine sono già in fase di preparazione per l’implementazione di queste misure, cercando di identificare le aree più a rischio e di coordinare gli sforzi tra le diverse agenzie coinvolte. La proposta di Quintin potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nella gestione della sicurezza pubblica in Belgio, un Paese che si trova a dover affrontare sfide sempre più complesse in materia di ordine pubblico.