La Maiani Accademia Moda – Mam ha presentato una collezione di quarantaquattro outfit durante un evento che ha avuto luogo il 15 maggio 2025 nei suggestivi giardini di Villino Pacelli, sede dell’ambasciata delle Filippine in Italia. Questa location, nota per la sua architettura in stile liberty, ha fatto da cornice a una sfilata che ha messo in risalto le diverse sfumature del bianco, dall’avorio al ghiaccio.
La collezione “White”
La collezione, intitolata “White”, è stata realizzata utilizzando un’organza ricavata dalle foglie dell’ananas. Maria Maiani, fondatrice e responsabile dell’accademia, ha sottolineato l’importanza di questo tessuto, frutto di due anni di lavoro. “È il cuore dell’intera collezione”, ha dichiarato Maiani. “Si tratta di un materiale unico, simbolo di una tradizione filippina secolare, lavorato a mano con tecniche artigianali e riconosciuto come patrimonio dell’UNESCO. Questo tessuto pregiato racconta l’identità di un popolo”.
La sfilata e i materiali innovativi
La sfilata, organizzata in collaborazione con l’ambasciata delle Filippine in Italia, ha visto gli abiti sfilare sotto la torre di Villino Pacelli. La collezione, pur mantenendo una predominanza di tonalità bianche, ha incorporato elementi innovativi, tra cui scarti di banner pubblicitari trasformati attraverso la raffinata tecnica giapponese del kirigami. Questi materiali sono stati utilizzati per creare cappelli, accessori e dettagli decorativi come farfalle, stelle e fiori. Gli abiti, leggeri e impalpabili, rappresentano una visione contemporanea di una moda sempre più attenta all’ambiente. Tra i presenti alla sfilata figuravano anche l’assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Moda e Sport, Alessandro Onorato, e Stefano Dominella, a capo della maison Gattinoni.
Commenti sull’importanza della collaborazione
L’ambasciatore delle Filippine in Italia, Nathaniel Imperial, ha commentato l’evento evidenziando l’importanza della collaborazione con i giovani designer italiani. “Questa sfilata è un intreccio di storia e cultura”, ha affermato. “Al centro della nostra cooperazione ci sono tessuti ricchi di storia e identità , che raccontano tradizioni tramandate di generazione in generazione. È fondamentale supportare le artigiane delle comunità rurali, il cui sostentamento dipende dalla loro abilità di tessitura, utilizzando solo fibre naturali come quelle di ananas, banana e canapa di Manila, fondendole con tela e cotone”.