Renata Molho, giornalista e saggista con un lungo percorso nel mondo della moda, ha condiviso con l’ANSA i dettagli della creazione della biografia di Giorgio Armani, intitolata “Essere Armani”. Questo libro, pubblicato da Baldini+Castoldi, rappresenta la prima e unica biografia del celebre stilista, scomparso il 2 gennaio 2025 all’età di novantuno anni. Molho ha evidenziato come inizialmente Armani fosse riluttante all’idea di una biografia, ma con il tempo si sia mostrato generoso, aprendo i suoi archivi e mettendo a disposizione contatti preziosi. Anche la sorella Rosanna ha dato un contributo significativo alla stesura dell’opera.
La storia di Giorgio armani
Giorgio Armani è stato una figura centrale nel panorama della moda, noto per il suo stile inconfondibile e per il suo approccio innovativo. La biografia “Essere Armani. Una biografia” è stata pubblicata per la prima volta nel 2006 e ha subito diverse edizioni, l’ultima delle quali nel 2019. Molho descrive Armani come una persona dotata di un’intelligenza acuta e di una sensibilità profonda, frutto anche delle difficoltà affrontate nella vita. La sua carriera ha segnato un’epoca non solo nella moda, ma anche nel gusto e nel modo di percepire la bellezza.
Il periodo degli anni ’80 è stato cruciale per la moda italiana, con l’emergere di grandi stilisti come Versace e Valentino. Armani ha avuto la fortuna di essere parte di questa stagione creativa, caratterizzata da un’espressione artistica pura, lontana dalla mercificazione che oggi domina il settore. Molho sottolinea che il talento di Armani deve essere contestualizzato in un’epoca in cui gli stilisti avevano la libertà di sperimentare e di innovare, senza le pressioni del mercato attuale.
Il modello di business di armani
A differenza di molti altri stilisti, Giorgio Armani ha mantenuto un approccio indipendente alla sua attività . Molho evidenzia come questa scelta abbia rappresentato una parte fondamentale del suo successo. Non solo un grande stilista, ma anche un abile imprenditore, Armani ha saputo controllare sia la produzione che l’aspetto creativo del suo marchio, evitando di cedere a fondi di investimento o grandi gruppi. Questa indipendenza ha permesso al suo brand di preservare la propria identità e la propria visione.
Guardando al futuro del gruppo Armani, Molho esprime fiducia nel fatto che l’organizzazione rimarrà indipendente. Il designer ha creato un team di lavoro che lo rispetta e lo stima, composto da figure chiave come Leo Dell’Orco, suo braccio destro, e le nipoti Silvana e Roberta. La struttura che Armani ha messo in piedi è progettata per garantire la continuità della sua visione.
Il fascino di giorgio armani
La biografa di Armani attribuisce il suo soprannome “re Giorgio” alla sua autenticità e alla forte identità che ha saputo mantenere nel tempo. L’urgenza di esprimere la propria creatività , unita alla capacità di evolversi senza stravolgere la propria essenza, ha reso il suo lavoro vincente. La sua immagine personale è diventata iconica, paragonabile a quella di figure storiche come Gandhi e Kennedy, rendendolo facilmente riconoscibile.
Molho sottolinea come le esperienze difficili vissute da Armani, tra cui un lungo ricovero in ospedale a causa di un incidente infantile, abbiano contribuito a formare il suo carattere e la sua sensibilità . A differenza di altri stilisti, Armani ha sempre avuto un profondo rispetto per il corpo femminile, creando capi che esaltano la figura senza risultare aggressivi o scomodi. La sua filosofia si è sempre concentrata sul comfort e sull’eleganza, rendendo le sue creazioni accessibili e piacevoli da indossare.