È deceduta la duchessa di Kent, cugina di Elisabetta e madrina di Wimbledon

Marianna Perrone

Settembre 5, 2025

Lutto profondo nella monarchia britannica: il 5 settembre 2025 segnerà la scomparsa della duchessa di Kent, Katharine Lucy Mary Worsley, moglie del principe Edward, cugino della defunta regina Elisabetta II. All’età di 92 anni, Katharine rappresentava l’anziana figura della famiglia Windsor ancora attiva. La duchessa è deceduta nella notte tra il 4 e il 5 settembre nella sua residenza privata a Kensington Palace. Nota per la sua riservatezza e il suo impegno sociale, Katharine ha ricoperto ruoli di grande importanza, come quello di madrina storica del torneo di Wimbledon e primo membro della famiglia reale a convertirsi al cattolicesimo dopo secoli. Re Carlo III ha dichiarato un periodo di lutto ufficiale, con le bandiere dei palazzi reali a mezz’asta. Il premier britannico Keir Starmer ha descritto la duchessa come “un esempio di compassione e umanità”, evidenziando il suo lungo impegno nella musica e nelle cause sociali. Una figura discreta, lontana dai riflettori, ma fondamentale per l’equilibrio simbolico della monarchia britannica.

L’annuncio ufficiale della scomparsa

Il 5 settembre 2025, Buckingham Palace ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui esprime “grande dolore” per la perdita della duchessa di Kent. Katharine è deceduta nella tranquillità della sua abitazione a Kensington Palace, nel cuore di Londra, con il marito, il duca di Kent, al suo fianco. Il messaggio della famiglia reale ha messo in luce il suo impegno per le organizzazioni benefiche, la passione per la musica e la sua empatia verso i giovani. Re Carlo III e la regina Camilla, presenti a Balmoral per le vacanze estive, hanno espresso pubblicamente la loro vicinanza ai figli e ai nipoti della duchessa, proclamando un periodo di lutto ufficiale per la famiglia reale.

Una vita di riservatezza e impegno

Katharine Lucy Mary Worsley nacque il 22 febbraio 1933 nello Yorkshire, figlia unica del baronetto Sir William Worsley, proveniente da una delle più antiche famiglie aristocratiche inglesi. Il suo matrimonio con il principe Edward nel 1961 segnò l’inizio di una vita lontana dai riflettori, ma sempre vicina alla monarchia. Nel corso degli anni, ha partecipato a eventi ufficiali e ha ricoperto ruoli istituzionali, mantenendo comunque un profilo riservato, caratterizzato da pacatezza e senso del dovere. Madre di tre figli e nonna affettuosa, Katharine ha compiuto scelte che spesso si distaccavano dall’immagine pubblica dei Windsor, evidenziando la sua personalità unica.

Impegno nella musica e nel sociale

La duchessa di Kent è ricordata non solo per i suoi legami reali, ma anche per il suo percorso personale. Ha gradualmente abbandonato la scena pubblica per dedicarsi all’insegnamento della musica in una scuola pubblica di Hull, nell’Inghilterra nord-orientale, dove ha lavorato per oltre dieci anni sotto lo pseudonimo “Mrs Kent”. Pianista, organista e cantante, è stata promotrice della fondazione Future Talent, creata per sostenere giovani musicisti di talento provenienti da contesti svantaggiati. Katharine ha dimostrato empatia in pubblico, come dimostrato dal famoso abbraccio alla tennista Jana Novotna dopo la sua sconfitta a Wimbledon nel 1993, infrangendo i protocolli reali. Ha collaborato con organizzazioni come Samaritans e Unicef, sostenendo centri giovanili e progetti educativi in tutta l’Inghilterra.

Fede e conversione al cattolicesimo

Nel 1994, Katharine ha compiuto un gesto significativo convertendosi al cattolicesimo, rompendo una tradizione secolare. Era dalla fine del XVII secolo che un membro della famiglia reale non prendeva una simile decisione. La regina Elisabetta II ha accolto la scelta con rispetto, esprimendo il suo sostegno con un semplice “Yes, go and do it”. Katharine ha partecipato regolarmente alla messa cattolica, mantenendo il rispetto per le funzioni ufficiali di corte. La sua scelta ha simboleggiato apertura e coerenza personale, contribuendo a rafforzare l’immagine di una monarchia in dialogo con la società contemporanea.

Un’eredità di umanità e cultura

Katharine lascia il marito Edward, tre figli – George, Earl of St Andrews; Lady Helen Windsor; Lord Nicholas Windsor – e una numerosa discendenza. La sua memoria vive nel patrimonio morale che ha trasmesso: la dedizione alla musica come linguaggio universale, il rispetto per ogni fede, l’empatia verso i più fragili e il rifiuto del protagonismo. L’ultima vera “grande signora” di casa Windsor se ne va con la stessa riservatezza con cui ha sempre vissuto, ma l’impronta che ha lasciato, soprattutto tra i più giovani, resterà come esempio di una regalità autentica, silenziosa e profondamente umana.

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