Cremlino: Stati Uniti e Unione Europea non possono assicurare la sicurezza di Kiev

Marianna Perrone

Settembre 5, 2025

Il Cremlino ha espresso una netta opposizione alle garanzie di sicurezza militari fornite dagli Stati Uniti e dai paesi europei all’Ucraina. Questa posizione è stata chiarita dal portavoce del governo russo, Dmitri Peskov, in un’intervista rilasciata il 5 settembre 2025. Peskov ha messo in discussione l’efficacia di tali misure, affermando che i contingenti militari stranieri non possono garantire la sicurezza dell’Ucraina.

Le dichiarazioni di Peskov

Durante la conversazione con l’agenzia di stampa RIA Novosti, Peskov ha sottolineato che la presenza di forze militari americane e europee non rappresenta una soluzione adeguata per la sicurezza dell’Ucraina. Ha affermato: “Gli stranieri, in particolare i contingenti militari europei e americani, possono garantire la sicurezza dell’Ucraina? Assolutamente no, non possono”. Queste parole evidenziano la posizione ferma della Russia riguardo alla questione della sicurezza ucraina e alla presenza di forze militari straniere nel paese.

Peskov ha ulteriormente chiarito che le garanzie di sicurezza offerte da queste forze non sono accettabili per la Russia. La sua affermazione mette in luce le tensioni esistenti tra Mosca e l’Occidente, in un contesto geopolitico già complesso. Le dichiarazioni del portavoce del Cremlino possono essere interpretate come un segnale della volontà della Russia di opporsi a qualsiasi forma di ingerenza straniera nelle questioni interne ucraine.

Il contesto geopolitico

Le affermazioni di Peskov si inseriscono in un quadro più ampio di tensioni tra la Russia e l’Occidente, in particolare dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022. Da allora, la comunità internazionale ha cercato di sostenere l’Ucraina attraverso misure di sicurezza e assistenza militare. Gli Stati Uniti e i paesi europei hanno incrementato il loro supporto, inviando armi e forniture, oltre a garantire assistenza militare.

Tuttavia, la Russia ha sempre visto queste azioni come una minaccia diretta alla sua sicurezza nazionale. Peskov ha ribadito che la Russia non considera tali garanzie come valide, rendendo evidente il divario tra le posizioni delle potenze occidentali e quelle di Mosca. La situazione rimane tesa e il futuro della sicurezza in Ucraina continua a essere un tema di grande preoccupazione a livello internazionale.

Le dichiarazioni di Peskov non solo riflettono la posizione ufficiale del Cremlino, ma anche una strategia più ampia per mantenere la sua influenza nella regione. Con l’approssimarsi di ulteriori sviluppi, la comunità internazionale osserva attentamente le reazioni della Russia e come queste possano influenzare il conflitto in corso.

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