Netanyahu: la dichiarazione di Hamas sulla tregua è un nuovo inganno | Il gruppo afferma di essere disponibile a un accordo globale e al rilascio degli ostaggi

Marianna Perrone

Settembre 4, 2025

Il conflitto in Medioriente ha raggiunto il giorno 699, segnando un lungo periodo di tensioni e violenze. In una recente dichiarazione, Hamas ha manifestato la sua disponibilità a negoziare un accordo globale per porre fine alle ostilità e garantire la liberazione di tutti gli ostaggi. Tuttavia, l’organizzazione ha posto alcune condizioni, tra cui il rilascio di detenuti palestinesi, il ritiro totale delle forze occupanti dalla Striscia di Gaza e l’apertura dei valichi per consentire l’ingresso di beni essenziali per la popolazione.

Reazione di Netanyahu

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha reagito alle dichiarazioni di Hamas definendole come “l’ennesimo trucco”. Mercoledì, in Israele, si è svolta la “Giornata di disordini”, un’iniziativa volta a chiedere la liberazione degli ostaggi e la cessazione immediata del conflitto. Le manifestazioni sono iniziate all’alba a Gerusalemme, dove i partecipanti hanno dato fuoco a cassonetti nei pressi della residenza di Netanyahu. Il premier ha dichiarato: “Ogni giorno minacciano di uccidermi, me e la mia famiglia”.

Attentato sventato e missione della flottiglia

Le agenzie di sicurezza israeliane hanno riferito di aver sventato un attentato pianificato da Hamas contro il ministro Ben Gvir. Nel frattempo, la missione della Global Sumud Flotilla ha incontrato un ulteriore ostacolo: cinque delle trenta imbarcazioni in navigazione sono state costrette a tornare nel porto di Barcellona a causa di condizioni meteorologiche avverse, segnando il secondo rientro in due giorni.

Preoccupazioni di Macron

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha espresso preoccupazione per le azioni di Israele, mettendo in guardia contro qualsiasi “offensiva” o tentativo di annessione di territori. Macron ha sottolineato che tali azioni non fermeranno il movimento per il riconoscimento di uno Stato palestinese. Stando a quanto riportato da alcune fonti, Netanyahu avrebbe rifiutato la richiesta di Macron di visitare Israele.

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