Martha Argerich: ‘La musica ha un significato profondo, simile all’amore’

Marianna Perrone

Settembre 4, 2025

Martha Argerich, celebre pianista argentina naturalizzata svizzera, ha condiviso riflessioni profonde sulla musica e sulla sua carriera durante un’intervista recente. La grande artista, che ha compiuto 84 anni, ha partecipato il 3 settembre 2025 a Portoferraio, in occasione del Festival Internazionale Elba Isola Musicale d’Europa. In un’atmosfera carica di emozione, Argerich ha eseguito un commovente Quintetto di Schumann e il Concerto per pianoforte, tromba e orchestra d’archi di Shostakovich, ricevendo una standing ovation dal pubblico al Teatro dei Vigilanti.

Il rapporto con la musica e i giovani musicisti

Durante l’intervista, Argerich ha espresso il suo amore per la musica, paragonandola all’amore stesso. Ha raccontato di aver incontrato solo un giovane di 19 anni che non amava la musica, ma ha anche rivelato di sentirsi stanca e di non godere appieno del suo lavoro attuale. “In questo periodo non mi fa veramente piacere suonare e viaggiare tanto”, ha confessato, evidenziando la sua contraddittorietà: “Faccio sempre cose che non ho voglia di fare ma poi, facendole, mi piacciono”. La pianista ha sottolineato il suo desiderio di avere più tempo libero per esplorare altre passioni, ammettendo di sentirsi un po’ persa riguardo al futuro.

Nonostante le sue incertezze, Argerich ha continuato a esibirsi con giovani musicisti, affermando di non sentirsi una maestra. “Non so se sento il palco amico”, ha dichiarato, riflettendo sulla sua esperienza con i musicisti più giovani. La sua scelta di eseguire brani di Schumann e Shostakovich è stata motivata dalla sua ammirazione per questi compositori e dalla volontà di commemorare il 50° anniversario della morte di Shostakovich.

Riflessioni sulla musica e il suo potere

La pianista ha discusso anche del ruolo della musica in un periodo di conflitti e tensioni globali. “La musica parla all’inconscio”, ha affermato, riconoscendo il potere che essa ha di suscitare emozioni e reazioni. Ha menzionato un incontro toccante con la madre di un giovane ostaggio in Israele, un pianista di 22 anni, esprimendo la sua speranza per la sua sopravvivenza. Questo episodio ha messo in evidenza il legame tra la musica e le esperienze umane più profonde.

Argerich ha anche fatto riferimento alla sua lunga amicizia con Claudio Abbado, ricordando il loro primo incontro a Salisburgo quando lei era solo una ragazzina. Ha condiviso aneddoti sulla sua carriera e sui colleghi che le mancano, esprimendo il suo affetto per Beethoven, Schumann, Shostakovich e altri grandi compositori. “Quando ero piccola scrissi su uno spartito che Beethoven era il dio della musica“, ha rivelato, sottolineando la sua continua ammirazione per il compositore.

Il futuro della musica e le giovani promesse

L’ex bambina prodigio, che ha iniziato a suonare il pianoforte a tre anni, ha dimostrato un vivo interesse per le nuove generazioni di musicisti. Recentemente, ha ricoperto il ruolo di giudice al concorso Jeune Chopin a Lugano, dove ha avuto modo di ascoltare talenti emergenti. Tra questi, ha elogiato Martina Meola, una giovane pianista italiana di soli 12 anni, definendola “eccezionale” per la sua interpretazione di una ballata di Chopin.

Argerich, pur affrontando le sfide della sua età e della sua carriera, continua a essere una figura ispiratrice nel panorama musicale, capace di emozionare e di trasmettere passione attraverso la sua arte. La sua presenza al Festival di Portoferraio è stata un ulteriore segno della sua dedizione alla musica e alla condivisione delle emozioni che essa suscita.

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