L’evento di oggi, 4 settembre 2025, presso il Lido di Venezia, ha visto il regista Leonardo Di Costanzo lanciare un forte appello durante la conferenza stampa del suo film ‘Elisa’, in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Di Costanzo ha parlato a nome di autori, interpreti e membri della troupe, esprimendo la necessità di una risposta concreta da parte dei governi europei di fronte alla crisi in Gaza e alla situazione nella Cisgiordania.
Un appello alla responsabilità
Durante l’incontro, il regista ha descritto la sua preoccupazione per l’“orrore ininterrotto” che si sta verificando da 23 mesi, a seguito degli eventi drammatici che si sono intensificati dopo gli attacchi del 7 ottobre. Di Costanzo ha esortato i rappresentanti politici a non rimanere in silenzio, sottolineando che la violenza e le deportazioni in corso superano ogni considerazione politica e culturale. La sua richiesta è chiara: i governi devono intraprendere azioni decisive per fermare le atrocità e riconoscere lo Stato di Palestina.
Il regista ha messo in evidenza come l’inerzia possa trasformare i leader in complici di un sistema di oppressione. “Fingere di essere impotenti vi rende complici di quei crimini”, ha affermato, richiamando l’attenzione sulla necessità di un intervento immediato. La sua dichiarazione ha risuonato profondamente tra i presenti, creando un’atmosfera di forte impegno etico e politico.
L’importanza della visibilità internazionale
Il film ‘Elisa’, presentato in un contesto così carico di significato, non è solo un’opera cinematografica, ma diventa un veicolo per una denuncia sociale. La Mostra di Venezia offre una piattaforma internazionale che può amplificare messaggi di giustizia e solidarietà. Di Costanzo ha affermato che il cinema ha il potere di sensibilizzare e mobilitare l’opinione pubblica, rendendo la cultura un alleato cruciale nella lotta per i diritti umani.
Nel suo discorso, il regista ha anche menzionato la Global Sumud Flotilla, un’iniziativa che si propone di portare aiuto e sostegno ai palestinesi. La sua adesione a questa missione evidenzia il legame tra arte e attivismo, sottolineando come i creatori possano utilizzare le loro opere per affrontare temi di rilevanza sociale e politica.
Riflessioni sul ruolo del cinema
La conferenza di Di Costanzo si è conclusa con una riflessione sul ruolo del cinema nella società contemporanea. La Mostra di Venezia, infatti, non è solo un evento di celebrazione del talento cinematografico, ma un’opportunità per affrontare questioni urgenti e stimolare il dibattito. Attraverso il suo lavoro, il regista invita il pubblico e i leader a non ignorare le crisi umanitarie, ma a prendere posizione e agire.
La presentazione di ‘Elisa’ si inserisce in un contesto di crescente consapevolezza e responsabilità sociale da parte degli artisti. La voce di Di Costanzo, forte e chiara, rappresenta un richiamo alla coscienza collettiva, sottolineando che ogni individuo ha il potere di contribuire al cambiamento.