Disney concorda di versare 10 milioni per violazione della privacy infantile

Egidio Luigi

Settembre 3, 2025

Dopo un’attenta indagine condotta dalla Commissione Federale per il Commercio, la Disney si trova a dover affrontare una sanzione di dieci milioni di dollari. Questa decisione è stata resa nota il 3 settembre 2025 da fonti dei media statunitensi, che hanno citato la Ftc riguardo a presunte violazioni delle normative sulla privacy relative ai minori.

La violazione delle leggi sulla privacy

L’agenzia governativa ha accertato che dal 2020, il colosso dell’intrattenimento ha caricato contenuti su oltre mille canali YouTube senza contrassegnarli come “contenuti per bambini”. Questa mancanza di etichettatura ha permesso la raccolta di dati personali da parte di minori, senza il consenso dei genitori, in violazione della legge Coppa, ovvero la Children’s Online Privacy Protection Act. Questa normativa è stata istituita per proteggere i bambini sotto i 13 anni da pratiche di raccolta dati non autorizzate.

Il contrassegno “Made for Kids” è fondamentale in questo contesto, poiché disabilita la raccolta di informazioni personali a fini pubblicitari e garantisce che i minori non siano esposti a contenuti inappropriati. La Disney, pertanto, ha beneficiato in modo significativo degli introiti pubblicitari generati da questi video, il che ha sollevato ulteriori preoccupazioni riguardo alla protezione dei dati dei più giovani.

Le implicazioni per la Disney

La sanzione imposta alla Disney non è solo una questione economica, ma solleva interrogativi più ampi sulla responsabilità delle grandi aziende nel tutelare la privacy dei minori. Con l’aumento dell’utilizzo delle piattaforme digitali, la protezione dei dati dei bambini è diventata una priorità per molti enti regolatori. La Disney dovrà ora rivedere le proprie politiche di caricamento dei contenuti su YouTube e adottare misure più rigorose per garantire la conformità alle normative vigenti.

La decisione della Ftc rappresenta un campanello d’allarme per tutte le aziende che operano nel settore dell’intrattenimento e dei media. La protezione della privacy dei minori non è solo una questione legale, ma un tema etico che richiede un’attenzione costante. Le aziende dovranno investire in formazione e strumenti per garantire che i loro contenuti siano adeguatamente contrassegnati e che le informazioni personali dei bambini siano trattate con la massima cura.

L’industria dell’intrattenimento, in particolare, è sotto scrutinio per le sue pratiche di marketing e raccolta dati. La Disney, essendo uno dei leader di questo settore, avrà un ruolo cruciale nel definire nuovi standard per la protezione dei minori online. La sfida ora è quella di trovare un equilibrio tra il profitto e la responsabilità sociale, assicurando che i diritti dei più giovani siano sempre rispettati.

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