Libia, un’ong segnala: “Più di 900 persone vivono in condizioni disumane a Tobruk”

Marianna Perrone

Settembre 2, 2025

La situazione nel centro di detenzione governativo di Tobruk, in Libia, continua a destare preoccupazione. La ONG Refugees in Libya ha recentemente lanciato un allarme riguardo alle condizioni disumane in cui si trovano oltre 900 persone, tra cui uomini, donne e bambini. Queste persone sono costrette a vivere in un ambiente degradante, circondate da rifiuti e senza alcuna forma di igiene. Le testimonianze raccolte indicano che le guardie del centro ricattano i detenuti, costringendoli a pagare per ottenere la propria liberazione.

Violenza e abusi nel centro

Le violenze all’interno della struttura sono all’ordine del giorno. Le segnalazioni parlano di abusi fisici e sessuali, con donne che vengono vendute come schiave del sesso. La situazione è insostenibile e richiede un intervento immediato da parte delle autorità competenti e della comunità internazionale. La ONG, attiva nella denuncia di queste violazioni dei diritti umani, sottolinea l’urgenza di una soluzione che garantisca la dignità e la sicurezza di queste persone vulnerabili.

Risorse e supporto sanitario

In un contesto già critico, la mancanza di risorse e di un adeguato supporto sanitario aggrava ulteriormente la situazione. Le condizioni di vita nel centro di detenzione di Tobruk sono un chiaro esempio delle sfide che affrontano i migranti e i richiedenti asilo in Libia. La comunità internazionale è chiamata a prendere posizione e a garantire che tali atrocità non vengano ignorate.

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