Israele intensifica le operazioni militari contro Gaza nel conflitto in corso

Egidio Luigi

Settembre 2, 2025

Martedì 2 settembre 2025, Tel Aviv è al centro di una crescente tensione militare, con gli attacchi israeliani su Gaza che continuano a mietere vittime. Negli ultimi bombardamenti, il bilancio è salito ad almeno 40 morti, con colpi che hanno colpito anche gli sfollati di Deir al Balah, nella parte centrale della Striscia. Questo escalation di violenza ha portato il governo israeliano a mobilitare i riservisti per un possibile assalto finale, un’operazione che si preannuncia complessa e problematica.

La riunione di gabinetto

La situazione ha spinto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a convocare una riunione di gabinetto caratterizzata da un clima teso, in cui sono emersi scontri verbali tra il capo dell’esercito, Eyal Zamir, e il premier stesso. Fonti vicine al governo riportano che Netanyahu ha ordinato la sospensione delle conferenze stampa riguardanti l’offensiva, ritenendo che potessero influenzare negativamente il morale delle truppe. “Le discussioni si svolgeranno a porte chiuse. In pubblico dobbiamo mostrare un’immagine di unità e determinazione“, avrebbe dichiarato il premier.

Preoccupazioni tra i vertici militari

L’intensificarsi delle operazioni militari ha suscitato preoccupazione tra i vertici militari, che si trovano a fronteggiare una situazione delicata, sia dal punto di vista strategico che umano. Le forze armate israeliane sono ora impegnate in una serie di attacchi mirati, con l’obiettivo di colpire obiettivi specifici legati alle fazioni militari di Gaza, ma la crescente perdita di vite umane sta sollevando interrogativi sulla sostenibilità di questa strategia.

Osservazioni della comunità internazionale

In questo contesto, la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, mentre aumentano le richieste di un cessate il fuoco e di una soluzione diplomatica al conflitto. La crisi umanitaria a Gaza è in continua evoluzione, con migliaia di civili che soffrono a causa delle operazioni militari e della mancanza di accesso a beni di prima necessità. La situazione rimane instabile e le prossime ore saranno cruciali per capire l’evoluzione degli eventi nella regione.

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