Guyana si prepara al voto in un contesto di crescita petrolifera e tensioni con il Venezuela

Marianna Perrone

Settembre 2, 2025

La Guyana ha avviato oggi, 2 settembre 2025, il processo elettorale per selezionare il nuovo presidente, in un contesto caratterizzato da un significativo sviluppo del settore petrolifero e da tensioni territoriali in aumento con il Venezuela. Circa 750.000 elettori sono stati chiamati a esprimere il proprio voto per uno dei sei candidati, il quale guiderà il Paese caraibico fino al 2030. Negli ultimi anni, la Guyana è diventata il principale produttore di petrolio pro capite a livello mondiale. Le informazioni sono state diffuse dai principali media locali, che hanno anche sottolineato il rinnovo del Parlamento unicamerale, composto da 65 seggi, per un mandato di cinque anni. Il presidente sarà scelto dal partito che otterrà il maggior numero di voti lunedì prossimo.

L’attuale presidente e la campagna elettorale

L’attuale presidente, Irfaan Ali, si presenta per un secondo mandato con il Partito progressista popolare/civico (Ppc/C). Durante la campagna elettorale, ha espresso il proprio sostegno per il dispiegamento di navi da guerra statunitensi nella regione caraibica, affermando che la Guyana “sosterrà ogni iniziativa che elimini le minacce alla nostra sicurezza, comprese la criminalità transnazionale e il narcotraffico“. Queste dichiarazioni seguono le accuse di Georgetown nei confronti di Caracas, accusata di aver aperto il fuoco su un’imbarcazione che trasportava materiale elettorale nella contesa regione dell’Esequibo, rivendicata dal Venezuela.

Le reazioni dal Venezuela e la presenza militare statunitense

Il ministro della Difesa venezuelano, Vladimir Padrino López, ha respinto le accuse di attacco avanzate da Georgetown, sostenendo che la Guyana stia cercando di “creare un fronte di guerra“. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno intensificato la loro presenza militare nel Mar dei Caraibi, inviando sette navi da guerra e un sottomarino nucleare nelle ultime settimane.

I candidati in lizza e le elezioni

Tra i candidati in lizza, oltre a Irfaan Ali, spiccano Aubrey Norton, 68 anni, leader della coalizione Alleanza per una Nuova Unità (Apnu), che ha una formazione politica che include esperienze in Cuba e nel Regno Unito, e Azruddin Mohamed, un imprenditore miliardario che ha fondato il nuovo partito “Investiamo nella Nazione” (Win, acronimo che in inglese significa “vincere”). I risultati delle elezioni sono previsti per giovedì 4 settembre.

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