Gaza, Crosetto: “Le recenti azioni di Israele sono ingiustificabili”

Marianna Perrone

Settembre 2, 2025

La situazione in Cisgiordania continua a destare preoccupazione. Secondo recenti notizie, i coloni israeliani stanno incendiando ettari di terreni coltivati a nord di Hebron. Questa azione ha suscitato reazioni forti, con il Ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, che ha dichiarato che gli attivisti della Global Sumud Flotilla, un gruppo di sostegno ai diritti palestinesi, saranno trattati come terroristi. Nel contesto di queste tensioni, si segnala anche una stretta da parte degli Stati Uniti nei confronti dei palestinesi, con la sospensione di quasi tutti i visti.

Le tensioni in Cisgiordania

Il 2 settembre 2025, la situazione in Cisgiordania si è ulteriormente aggravata. I rapporti dai media locali indicano che i coloni israeliani stanno distruggendo terreni agricoli, un atto che colpisce direttamente l’economia e la sussistenza delle comunità palestinesi. Le autorità palestinesi hanno denunciato questi atti come una violazione dei diritti umani e una forma di aggressione. La reazione da parte del governo israeliano è stata netta, con Ben Gvir che ha preso una posizione dura contro gli attivisti che cercano di opporsi a queste pratiche. La tensione tra le due parti rimane alta, con le comunità palestinesi che si sentono sempre più vulnerabili.

Le dichiarazioni di Ben Gvir

Itamar Ben Gvir, noto per le sue posizioni estremiste, ha affermato che gli attivisti della Global Sumud Flotilla, che operano per supportare i diritti dei palestinesi, rappresentano una minaccia per la sicurezza israeliana. Questa dichiarazione ha sollevato preoccupazioni tra gli osservatori internazionali, che temono che possa portare a un’escalation della violenza. Ben Gvir ha chiarito che il governo israeliano non tollererà attività che considera terroristiche, un’affermazione che riflette il clima di crescente intolleranza e repressione nei confronti delle iniziative di solidarietà verso i palestinesi.

Le implicazioni della stretta americana

Un altro sviluppo significativo è la decisione degli Stati Uniti di sospendere quasi tutti i visti per i palestinesi. Questa misura, che arriva in un momento di crescente tensione, è vista come un ulteriore passo indietro nei rapporti tra Washington e le autorità palestinesi. Gli esperti analizzano come questa decisione possa influenzare le dynamiche della regione, rendendo ancora più difficile per i palestinesi accedere a opportunità di lavoro e di studio all’estero. La comunità internazionale osserva con attenzione, preoccupata per le conseguenze di tali azioni su una popolazione già provata da anni di conflitto.

La situazione in Cisgiordania rimane instabile, con eventi che si susseguono rapidamente, amplificando le preoccupazioni per la sicurezza e i diritti umani nella regione.

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