Nel corso della riunione del gabinetto di sicurezza israeliano, tenutasi nelle prime ore del mattino del 2 gennaio 2025, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno mostrato apertura verso un possibile accordo per il rilascio degli ostaggi. Tuttavia, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha sottolineato che “non c’era alcun accordo all’ordine del giorno”, come riportato da Channel 13.
Posizioni del governo israeliano
Un’analisi delle posizioni emerse durante l’incontro rivela che la maggior parte dei membri del governo ha manifestato contrarietà a un’intesa parziale. In particolare, il ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, insieme ad altri esponenti del governo, ha sollecitato un voto di principio contro un eventuale accordo limitato. Nonostante le pressioni, Netanyahu ha ribadito che non era necessario procedere con un voto, poiché la questione non era stata inserita nell’agenda della riunione.
Contesto di tensione politica
Questi sviluppi si inseriscono in un contesto di crescente tensione e complessità politica. Le posizioni divergenti all’interno del governo israeliano riflettono le difficoltà nel trovare un consenso su questioni così delicate come il rilascio degli ostaggi e le strategie di sicurezza. La situazione continua a evolversi, con i membri del governo che si confrontano su come procedere in un clima di incertezze e sfide.