È attuale e stimolante discutere della leadership femminile in un contesto dominato dagli uomini. Mona Fastvold, regista del film “The Testament Of Ann Lee”, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2025, ha voluto realizzare un’opera che riflettesse questa tematica. Il dramma storico/musical/biopic, co-scritto con il marito Brady Corbet, racconta la vita di Ann Lee (interpretata da Amanda Seyfried), predicatrice del Settecento e fondatrice degli Shakers, un movimento radicale di quaccheri che integrava canto e danza nei suoi rituali. Il cast include anche attori come Thomasin McKenzie, Lewis Pullman, Stacy Martin, Tim Blake Nelson, Christopher Abbott e Matthew Beard.
Il messaggio di Ann Lee e la leadership empatica
Mona Fastvold ha sottolineato l’importanza di creare una cultura di empatia e inclusione, elementi centrali nella narrazione di Ann Lee. Sebbene la regista non condivida tutte le idee della protagonista, riconosce che il suo approccio alla leadership era caratterizzato da gentilezza e cura nei confronti degli altri. Ann Lee desiderava costruire un ambiente in cui uomini, donne e bambini potessero sentirsi uguali, ponendo particolare attenzione alla protezione dei più vulnerabili. Questo aspetto della sua vita è di fondamentale importanza nel contesto attuale, dove la tutela dei diritti dei minori è un tema di grande rilevanza.
L’esperienza di Amanda Seyfried nel ruolo di Ann Lee
Per Amanda Seyfried, che aspira al premio Coppa Volpi come miglior attrice, lavorare a questo film è stata un’esperienza straordinaria. L’attrice ha descritto il set come un ambiente in cui ogni membro del cast aveva un ruolo significativo, contribuendo a un progetto che richiedeva anche un’intensa preparazione per coreografie e brani musicali, ispirati ai veri inni degli Shakers. Seyfried ha evidenziato come il supporto reciproco tra i membri del team fosse fondamentale, rendendo il processo creativo un’esperienza collettiva e consapevole del valore del progetto.
La resilienza di Ann Lee e la sua devozione
Amanda Seyfried ha anche parlato delle esperienze dolorose vissute da Ann Lee, sottolineando come la protagonista sia riuscita a superare le avversità grazie alla sua profonda devozione verso Dio. Questa resilienza ha permesso a Lee di trovare il suo posto nel mondo e di guidare il suo movimento con determinazione e passione. La storia di Ann Lee, raccontata attraverso il film di Fastvold, offre uno spaccato di vita che invita a riflettere sull’importanza della leadership femminile e sulla necessità di un approccio empatico e inclusivo nella società contemporanea.