Europarlamentari ECR si oppongono al ‘turismo sanitario per farmaci per la pubertà’

Egidio Luigi

Settembre 1, 2025

L’europarlamentare Marco Squarta, rappresentante del gruppo ECR, ha recentemente partecipato a un’iniziativa significativa presentata dagli onorevoli Carlo Fidanza e Paolo Inselvini, anch’essi membri del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei. L’azione, avvenuta il 15 dicembre 2025, si concentra sulla questione del “turismo sanitario”, in particolare riguardo alla somministrazione di farmaci bloccanti la pubertà a minori. Questa interrogazione è stata indirizzata alla Commissione Europea con l’obiettivo di mettere in luce una pratica che suscita preoccupazione.

Una pratica controversa

Squarta ha espresso la sua opinione con fermezza, definendo questa situazione come “irresponsabile e pericolosa”. Secondo quanto affermato dall’europarlamentare, l’uso di sostanze nocive su adolescenti e bambini può avere effetti devastanti sul loro sviluppo psicofisico. La mancanza di un quadro normativo chiaro a livello europeo consente, infatti, l’aggiramento dei divieti nazionali, aprendo la porta a un mercato che approfitta della vulnerabilità dei più giovani.

L’interrogazione presentata da Squarta e dai suoi colleghi mira a ottenere dalla Commissione Europea una risposta chiara riguardo alla consapevolezza di questa problematica. Viene richiesto un intervento per fermare la pratica del turismo sanitario, che spesso implica viaggi all’estero per ricevere trattamenti non consentiti nel proprio paese. Inoltre, si chiede di garantire un monitoraggio rigoroso da parte delle autorità competenti, come l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e il sistema EudraVigilance.

Necessità di regole chiare

Marco Squarta ha sottolineato l’importanza di affrontare questa questione con la massima serietà. L’europarlamentare ha dichiarato che l’Europa non può ignorare un fenomeno di tale gravità. È necessaria l’implementazione di regole chiare e controlli efficaci per garantire la protezione dei bambini. Secondo Squarta, i minori non devono essere considerati come cavie per esperimenti legati a un business ideologico e farmaceutico privo di scrupoli.

Questa iniziativa rappresenta un passo importante nella lotta contro pratiche che mettono a rischio la salute e il benessere dei più giovani. La richiesta di maggiore vigilanza e regolamentazione è un segnale chiaro della necessità di tutelare i diritti dei minori in un contesto sempre più complesso e globale.

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