A Breslavia si svolge una manifestazione per le riparazioni di guerra

Egidio Luigi

Settembre 1, 2025

Oltre un centinaio di persone ha preso parte a una manifestazione che si è svolta il 2 settembre 2025 nella centralissima piazza del Mercato di Breslavia, in Polonia. L’evento ha avuto come obiettivo principale la richiesta di riparazioni di guerra alla Germania, contestando al contempo alcuni atti considerati di presunta “germanizzazione” della città. Tra le questioni sollevate, vi è la proposta di ripristinare nomi di luoghi in lingua tedesca o denominazioni antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale.

Manifestazione e anniversario

La manifestazione ha coinciso con l’86° anniversario dell’invasione della Polonia da parte dei nazisti, un evento storico che continua a suscitare forti emozioni. Hanno partecipato diverse associazioni e partiti conservatori, tra cui Ruch Narodowy e Obòz Wielkiej Polski, insieme a rappresentanti del settimanale “Gazeta Polska”. Questi gruppi hanno unito le forze per esprimere il loro dissenso e rivendicare i diritti dei cittadini polacchi.

Raccolta firme e petizione

Durante l’evento, è stata avviata una raccolta firme per una petizione da inviare al premier tedesco Friedrich Merz, tramite il consolato di Breslavia. Il consigliere comunale di Breslavia, Slawomir Smigielski, appartenente al partito Pis, ha letto il testo della petizione, evidenziando i crimini commessi durante l’occupazione nazista. Smigielski ha sottolineato che, in sei anni di occupazione, i cittadini del Terzo Reich, di cui gli attuali abitanti della Repubblica Federale tedesca sono considerati eredi legali, hanno sterminato oltre cinque milioni di polacchi in campi di concentramento e in esecuzioni sommarie.

Denunce e perdite

In aggiunta, Smigielski ha denunciato il depredamento del patrimonio nazionale polacco attuato dai nazisti. Ha citato esempi concreti, come il furto di 40 mila vagoni ferroviari di beni privati, avvenuto nel settembre del 1939, e il saccheggio di milioni di tonnellate di risorse alimentari, tra cui carbone, ferro, grano e patate. Ha anche menzionato la sottrazione di 40 mila imprese polacche, evidenziando così la gravità delle perdite subite dal Paese durante quel periodo oscuro della sua storia.

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