Maduro celebra il significativo arruolamento di miliziani nel Paese

Egidio Luigi

Agosto 31, 2025

La tensione tra Caracas e Washington si intensifica in questi giorni, in seguito all’iniziativa del presidente venezuelano, Nicolás Maduro, che ha elogiato la partecipazione “eroica e massiccia” dei volontari alle giornate di arruolamento nella Milizia Bolivariana. Questa iniziativa, lanciata per rafforzare la sicurezza nazionale, arriva in un contesto di crescente preoccupazione per una potenziale “aggressione militare” da parte degli Stati Uniti. Attraverso un messaggio su Telegram, Maduro ha espresso la sua gratitudine ai cittadini per il “coraggio” dimostrato nel prepararsi a difendere la propria sovranità contro le minacce dell'”imperialismo nordamericano”.

Mobilitazione e arruolamento nella milizia

La mobilitazione è stata avviata in risposta all’annuncio delle autorità statunitensi riguardante uno spiegamento militare senza precedenti in direzione del Venezuela, giustificato ufficialmente come un’azione contro il traffico di droga. Le accuse di Washington nei confronti di Maduro e delle istituzioni di Caracas riguardano presunti legami con reti di narcotraffico, tanto che è stata offerta una taglia di 50 milioni di dollari per la cattura del presidente venezuelano.

La seconda fase di registrazione per il servizio volontario, iniziata venerdì 24 gennaio 2025, è parte di un piano ambizioso che mira a mobilitare fino a 4,5 milioni di miliziani. Questo sforzo è accompagnato da un aumento della presenza militare nella regione, con il governo venezuelano che ha annunciato il dispiegamento di 15.000 soldati lungo la frontiera con la Colombia. Tale misura è stata adottata come risposta alla crescente presenza di unità navali statunitensi nella zona.

La flotta americana e le sue capacità

La flotta statunitense attualmente schierata nel Mar dei Caraibi è composta da sette navi da guerra, due sottomarini nucleari e circa novemila soldati. Questa imponente forza militare presenta una significativa capacità sia offensiva che difensiva, contribuendo ad alimentare le preoccupazioni di Caracas riguardo a una possibile escalation del conflitto. La presenza di tali forze ha spinto il governo venezuelano a rafforzare le proprie misure di sicurezza e a mobilitare le proprie risorse militari.

In questo contesto, la tensione tra i due paesi sembra destinata a crescere ulteriormente, con il rischio di un deterioramento della situazione nella regione. La risposta di Maduro e del governo venezuelano riflette non solo una strategia di difesa, ma anche una chiara volontà di mostrare resilienza di fronte a quelle che percepiscono come minacce esterne. La situazione rimane quindi sotto attenta osservazione, con possibili sviluppi nei prossimi giorni.

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