Divieto di barba per i piloti: la compagnia aerea australiana agisce per sicurezza

Egidio Luigi

Agosto 28, 2025

La questione delle norme relative alla barba nel settore aereo si estende oltre i confini dell’Australia, coinvolgendo diversi paesi e compagnie aeree. In Canada, ad esempio, Air Canada ha preso una decisione significativa anni fa, revocando il divieto di portare la barba fino a 12 millimetri, basandosi su studi scientifici che dimostrano l’assenza di rischi legati a questa pratica.

Normative negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, la situazione è diversa. Diverse compagnie aeree, tra cui American Airlines, Delta e United, continuano a mantenere il divieto di portare la barba, nonostante l’agenzia di regolamentazione, la FAA, non imponga restrizioni ufficiali in merito. Questo porta a una disparità di trattamento tra le varie compagnie, creando confusione tra i lavoratori e i passeggeri.

Normative in Europa

In Europa, le normative tendono ad essere più flessibili. In Italia, per esempio, Ita Airways consente ai propri piloti di avere la barba, a condizione che sia ben curata e non superi i 5 millimetri di lunghezza. Tuttavia, in questo caso, la motivazione non è legata a questioni di sicurezza aerea, ma piuttosto al mantenimento del decoro aziendale e dell’immagine del personale.

Riflessioni sulle differenze culturali

Queste differenze nelle normative possono riflettere non solo le varie culture aziendali, ma anche le diverse percezioni riguardo alla professionalità e all’aspetto dei dipendenti nel settore aereo. La questione della barba, quindi, diventa un tema di discussione non solo per le compagnie aeree, ma anche per i loro dipendenti e i passeggeri, che si trovano a confrontarsi con norme e regolamenti che variano notevolmente da un paese all’altro.

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