Onu: il deterioramento nei Territori Palestinesi raggiunge livelli allarmanti

Egidio Luigi

Agosto 27, 2025

La situazione nei Territori Palestinesi Occupati è giunta a un punto critico, come evidenziato da Ramiz Alakbarov, vice coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza tenutasi il 15 gennaio 2025. Alakbarov ha descritto il deterioramento della condizione umanitaria a Gaza come “un disastro senza precedenti”, con un incremento allarmante delle vittime civili e sfollamenti di massa. L’area, già segnata da conflitti, sta ora affrontando anche una grave carestia.

Condizioni di vita a Gaza

Il vice coordinatore ha sottolineato che, a oltre ventidue mesi dall’inizio delle ostilità, le condizioni di vita a Gaza sono sempre più insostenibili. Gli ostaggi, sequestrati da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi, vivono in situazioni estremamente precarie, aggravando ulteriormente la crisi umanitaria. Alakbarov ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un intervento urgente per alleviare le sofferenze della popolazione civile.

Crisis in Cisgiordania

Parallelamente, la Cisgiordania occupata, inclusa Gerusalemme Est, sta vivendo una crisi di proporzioni simili. L’espansione incessante degli insediamenti israeliani, le demolizioni di abitazioni e l’aumento della violenza stanno erodendo qualsiasi possibilità di una risoluzione pacifica del conflitto. La situazione sta diventando insostenibile, con l’occupazione che continua a generare tensioni e instabilità nella regione.

Appello alla comunità internazionale

La comunità internazionale è chiamata a rispondere a questa emergenza, considerando le parole di Alakbarov come un appello a non rimanere indifferenti di fronte a una crisi che sta colpendo milioni di persone. La necessità di un intervento coordinato e decisivo è più urgente che mai, affinché si possano garantire diritti e dignità ai cittadini palestinesi e si possa avviare un processo di pace duraturo.

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