Era il 1929 quando Achille Franceschi intraprese un progetto di ristrutturazione di un vecchio capanno sulla spiaggia di Forte dei Marmi. L’intento era quello di trasformarlo in un locale accogliente, dotato di un banco per servire bevande e pasticcini, un grammofono a manovella per allietare i clienti con della buona musica e alcuni tavolini per il gioco delle carte. In breve tempo, il locale divenne un punto di ritrovo per intellettuali del calibro di Giuseppe Ungaretti e Eugenio Montale, evolvendosi in un’icona per le star della musica sia italiana che internazionale. A quasi un secolo dalla sua apertura, il locale subisce un’importante trasformazione sia dal punto di vista della gestione che della proprietà. Recentemente, è stata ufficialmente confermata l’acquisizione de La Capannina di Franceschi da parte dello stilista Giorgio Armani, anche se l’ammontare dell’accordo rimane riservato.
Il legame di Giorgio Armani con Forte dei Marmi
Giorgio Armani, noto come ‘re Giorgio‘, ha sempre avuto un forte legame con Forte dei Marmi, una località che ha scelto come rifugio personale e meta di vacanza, ricca di ricordi significativi. Qui, negli anni Sessanta, ha conosciuto Sergio Galeotti, un amico e successivo socio. Un comunicato stampa ha sottolineato che questa acquisizione rappresenta un gesto affettivo, un ritorno alle origini e un tributo alla tradizione italiana. La nuova gestione del locale sarà operativa a partire dal 2026, segnando l’inizio di un nuovo capitolo per La Capannina, che ha mantenuto per quasi un secolo un posto speciale nell’immaginario collettivo come ritrovo cult delle estati italiane.
La storia e l’evoluzione del locale
Nel corso degli anni Trenta, il locale divenne un luogo di ritrovo alla moda, dove nobili famiglie come Della Gherardesca, Rucellai, Rospigliosi e Sforza si riunivano per sorseggiare un cocktail Negroni al tramonto. Oltre ai nobili, poeti e intellettuali come Salvatore Quasimodo, Levi e Pea frequentavano il locale, contribuendo a creare un’atmosfera vibrante e culturale.
Il futuro della Capannina sotto la nuova gestione
Dopo un incendio che colpì il locale, La Capannina venne ricostruita nel 1939 e da quel momento la struttura ha subito poche modifiche, diventando un punto di riferimento durante il boom economico per industriali, politici, celebrità del cinema e membri della nobiltà. Celebri canzoni sono legate a questo luogo, da ‘Sapore di Sale’ di Gino Paoli a ‘Pinne fucile e occhiali’ di Edoardo Vianello, passando per ‘Ritornerai’ di Bruno Lauzi. Anche artisti internazionali come Ray Charles, Grace Jones e Gloria Gaynor hanno calcato il palcoscenico della Capannina.
Nel 1977, Gherardo Guidi e sua moglie Carla acquisirono il locale, trasformandolo in una meta privilegiata per le star della musica e del cinema, ospitando anche noti cabarettisti italiani come Jerry Calà e Giorgio Panariello. Parte del film ‘Sapore di mare’ di Carlo Vanzina è stata girata in questo splendido contesto. La formula del locale è rimasta invariata nel tempo, continuando a offrire disco music e spettacoli dal vivo.
Il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Muzi, ha commentato l’acquisizione di Armani come un gesto d’amore per il paese, esprimendo fiducia nella sua capacità di riportare La Capannina agli antichi fasti. Questa acquisizione rappresenta la seconda importante operazione che ha interessato la località toscana, dopo l’arrivo di Leonardo Maria Del Vecchio alla guida del Twiga. Negli ultimi anni, La Capannina ha rischiato di allontanarsi dalla sua tradizionale immagine di luogo di svago sobrio ed elegante, tanto che in alcune occasioni la questura ha dovuto intervenire chiudendo temporaneamente il locale per motivi di ordine pubblico. Ora, con Giorgio Armani al timone, La Capannina si prepara a ritrovare il suo posto nella storia del costume italiano, continuando a essere un simbolo di eleganza e divertimento.