Il governo del Venezuela ha intensificato le misure di sicurezza nelle proprie acque territoriali, attivando pattuglie navali, droni e navi militari di grandi dimensioni. Questa decisione è stata presa in risposta al recente dispiegamento di forze statunitensi nel Mar dei Caraibi, come annunciato il 3 gennaio 2025 dal ministro della Difesa, Vladimir Padrino López.
Misure di sicurezza rafforzate
Secondo quanto riportato dai principali media venezuelani, circa 15.000 soldati sono stati mobilitati per monitorare fiumi e coste, con particolare attenzione all’area del Catatumbo. L’obiettivo di questa operazione è contrastare le attività di narcoterrorismo e le mafie legate al narcotraffico che operano nella regione. Padrino López ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza nazionale in un contesto di crescente tensione.
Dispiegamento navale statunitense
Negli ultimi giorni, gli Stati Uniti hanno inviato tre cacciatorpediniere e circa 4.000 Marines nella zona, con ulteriori rinforzi previsti, tra cui il cacciatorpediniere USS Lake Erie e il sottomarino nucleare USS Newport News, attesi per la settimana prossima. La presenza di queste unità militari ha suscitato forti reazioni da parte del governo di Caracas, che ha definito l’arrivo del sottomarino “una grave minaccia alla pace e sicurezza regionale“.
Le autorità venezuelane hanno richiesto il ritiro immediato delle forze statunitensi e garanzie sul non utilizzo di armi nucleari nella regione.
Contesto geopolitico
Il dispiegamento delle forze navali americane nel Mar dei Caraibi è stato giustificato da Washington come parte di un’operazione mirata a combattere i cartelli del narcotraffico e i gruppi definiti “narcoterroristi”. Tra questi, il cartello de los Soles, attivo in Venezuela, è stato identificato come uno dei principali obiettivi. Questa operazione si inserisce in una strategia di massima pressione nei confronti del presidente Nicolás Maduro, considerato dagli Stati Uniti il leader di tale cartello.
La situazione attuale evidenzia le crescenti tensioni tra il Venezuela e gli Stati Uniti, con il governo venezuelano che si prepara a rispondere a quelle che percepisce come minacce alla sua sovranità e sicurezza.