BERLINO, 26 agosto 2025 – Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato che l’Unione Europea sta lavorando a un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, mentre gli Stati Uniti non escludono l’imposizione di dazi punitivi. Queste dichiarazioni sono state rilasciate durante una conferenza stampa tenutasi nella capitale tedesca, dove Merz ha incontrato il suo omologo canadese, Mark Carney.
Incontro tra merz e carney
Durante l’incontro, Merz ha riferito che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha manifestato la sua disponibilità a sedersi al tavolo delle trattative con il presidente russo Vladimir Putin nei prossimi giorni. La richiesta è chiara: Mosca deve dimostrare la sua volontà di porre fine alle violenze e accettare l’offerta di dialogo avanzata dall’Ucraina. Merz ha sottolineato che, se la Russia non risponde positivamente a questa iniziativa, l’Europa sarà costretta a intensificare la pressione su Mosca.
Misure punitive e sicurezza in europa
Il cancelliere ha messo in evidenza che le misure punitive già in discussione includono sanzioni economiche mirate, destinate a colpire settori chiave dell’economia russa. La comunità internazionale guarda con attenzione a questi sviluppi, consapevole che la situazione in Ucraina continua a essere critica. Merz ha affermato che la sicurezza in Europa passa attraverso una risposta unitaria e ferma nei confronti delle aggressioni russe.
Cooperazione tra germania e canada
La conferenza stampa ha evidenziato anche la cooperazione tra Germania e Canada, due paesi che condividono preoccupazioni simili riguardo alla stabilità globale e alla necessità di affrontare le sfide poste dalla Russia. Carney ha espresso il sostegno del Canada alle iniziative europee e ha ribadito l’importanza di mantenere alta la pressione su Mosca.
Strategia occidentale e monitoraggio della situazione
In un contesto internazionale complesso, le dichiarazioni di Merz e Carney segnano un passo significativo nella strategia occidentale per affrontare le minacce alla sicurezza e alla pace. La comunità internazionale continua a monitorare la situazione, mentre le trattative diplomatiche si intensificano e le sanzioni si preparano a entrare in vigore, se necessario.