Gli anglosassoni hanno una peculiarità: prima di dare un nome a un fenomeno, tendono a normarlo, specialmente se tale fenomeno contrasta con le loro rigide convenzioni sociali. È così che il nuovo termine “bare beating“, recentemente coniato, è stato rapidamente stigmatizzato. Ma cosa significa esattamente questo anglicismo? Con l’espressione “bare beating” si fa riferimento all’abitudine di ascoltare musica e video senza cuffie, spesso a un volume talmente elevato da sembrare appropriato solo per un concerto di heavy metal. Questo comportamento, considerato insopportabile, ha spinto le ferrovie irlandesi a prendere misure drastiche: non ci si limita più a chiedere cortesemente ai viaggiatori di mantenere un comportamento rispettoso, ma si introducono anche sanzioni, con multe di 100 euro per coloro che decidono di rendere la vita difficile agli altri passeggeri.
Il pugno duro delle ferrovie irlandesi
L’Iarnród Éireann, conosciuta anche come Irish Rail, ha ufficialmente incluso il “bare beating” tra i comportamenti da sanzionare. Questa decisione si basa su regolamenti esistenti fin dal 1984, che già vietavano l’uso di “qualsiasi grammofono (…) o apparecchio portatile senza fili o televisivo (…) che possa arrecare fastidio a qualsiasi altra persona”. In sostanza, il “bare beating” era già menzionato prima che il termine venisse coniato. Questa nuova misura si affianca ad altre sanzioni per comportamenti inadeguati, come fumare sigarette elettroniche o mettere i piedi sui sedili, con multe che ammontano sempre a 100 euro.
Il dibattito politico nel Regno Unito
La questione delle multe per chi ascolta musica ad alto volume sui mezzi pubblici ha sollevato un ampio dibattito, arrivando a diventare un tema di discussione in parlamento nel Regno Unito. I Conservatori, ad esempio, hanno presentato una proposta di legge che, se approvata, obbligherebbe le compagnie di trasporto a prendere provvedimenti contro gli ascoltatori molesti. La portavoce dei Tories per gli affari interni, Lisa Smart, ha espresso le preoccupazioni del partito, sottolineando che “troppe persone temono il tragitto quotidiano per andare al lavoro a causa di comportamenti antisociali”. Ha evidenziato come chi ascolta musica ad alto volume sia uno dei peggiori trasgressori, creando un ambiente di viaggio poco piacevole. Smart ha inoltre messo in evidenza come molte persone si sentano intimidite nel chiedere di abbassare il volume, sottolineando l’importanza di garantire un viaggio sereno per tutti.
Un problema diffuso tra i passeggeri
Ma quanto è ampia questa maggioranza silenziosa che vive in modalità “senza disturbo”? Un sondaggio commissionato dai conservatori ha rivelato che due britannici su cinque hanno frequentemente a che fare con persone che ascoltano musica a volume elevato. Inoltre, più della metà degli intervistati ha dichiarato di non sentirsi a proprio agio nel chiedere di abbassare il volume, nonostante ciò generi stress e irritazione. L’iniziativa contro gli audio molesti mira a proteggere soprattutto coloro che si sentono timidi nel far sentire la propria voce, sperando che gli ascoltatori molesti possano optare per letture silenziose o l’uso di cuffie.
Misure in Francia e prospettive future
Nel frattempo, oltre la Manica, anche in Francia si stanno adottando misure severe. Un uomo è stato multato per 200 euro per aver parlato a voce alta al telefono mentre attendeva un treno alla stazione di Nantes. In Italia, ci si chiede se simili provvedimenti verranno mai adottati. I passeggeri che cercano di leggere o lavorare sui mezzi pubblici sperano che i disturbatori, come quello che discute rumorosamente delle ultime tendenze su TikTok, scendano alla prossima fermata.