Tar del Lazio: annullati quattro decreti sul dimensionamento scolastico

Marianna Perrone

Agosto 25, 2025

Nel fine settimana appena trascorso, il TAR del Lazio ha emesso quattro nuove sentenze che confermano l’annullamento del “Piano Regionale di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche per l’anno scolastico 2025/26“. Questo piano era stato approvato dalla Regione Lazio nel dicembre 2024. I ricorsi accolti provengono dalla Provincia di Viterbo, dal Comune di Grotte di Castro, dai Comuni di Petrella Salto e Fiamignano, e da un gruppo di genitori di alunni di diverse scuole di Terracina coinvolte nel processo di dimensionamento.

Motivazioni del TAR

Le ragioni che hanno portato il TAR ad accogliere i ricorsi sono state uniformi per tutti i casi presentati. Secondo il tribunale amministrativo, i provvedimenti che riguardano la chiusura e l’aggregazione degli istituti scolastici non presentano adeguate motivazioni sulle ragioni della soppressione. Inoltre, il TAR ha sottolineato che l’Amministrazione regionale si è discostata in modo significativo dalla proposta formulata dalla Conferenza regionale permanente per l’istruzione. In tale contesto, la Giunta regionale avrebbe dovuto chiarire le motivazioni per cui ha ritenuto necessario apportare modifiche al piano di dimensionamento della rete scolastica.

Implicazioni per il sistema scolastico

L’annullamento del piano di dimensionamento avrà ripercussioni significative sul sistema scolastico della Regione Lazio. La decisione del TAR potrebbe influenzare non solo la gestione delle istituzioni scolastiche, ma anche il futuro dell’istruzione nella regione. Le famiglie e gli studenti interessati si trovano ora in una situazione di incertezza, in attesa di conoscere quali saranno le prossime mosse da parte delle autorità regionali.

Le istituzioni scolastiche coinvolte, in particolare quelle nelle aree di Viterbo, Grotte di Castro, Petrella Salto, Fiamignano e Terracina, dovranno ora affrontare una fase di transizione e riprogrammazione. La necessità di garantire un’istruzione di qualità e accessibile rimane una priorità per le autorità locali, che dovranno lavorare a stretto contatto con le famiglie e le comunità per trovare soluzioni adeguate.

Questa situazione mette in evidenza l’importanza di una comunicazione trasparente e di un coinvolgimento attivo delle comunità nel processo decisionale riguardante l’istruzione. La speranza è che le autorità regionali possano rivedere le loro decisioni e lavorare insieme a tutti gli attori coinvolti per garantire un sistema scolastico equo e sostenibile per il futuro.

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