Spagna, emergenza jihadismo: 95 fermi in otto mesi, coinvolti anche 8 minorenni

Marianna Perrone

Agosto 25, 2025

In Spagna, la lotta contro il terrorismo jihadista sta vivendo un momento di crescente intensità. Nel corso dei primi otto mesi del 2025, le autorità hanno effettuato 95 arresti legati a presunti collegamenti con attività terroristiche. Una preoccupazione crescente è rappresentata dalla radicalizzazione di giovani, spesso minorenni, che si avvicinano a ideologie estremiste, con un numero crescente di casi che si sviluppano attraverso piattaforme online. Tra gli arrestati, otto sono giovanissimi.

La maggior parte degli arresti, ben 84, è avvenuta attraverso circa cinquanta operazioni condotte principalmente in Spagna. In particolare, un terzo di questi fermi è stato realizzato in Catalogna, mentre il resto è stato eseguito all’estero in collaborazione con le forze di polizia di altri Paesi, come riportato dal ministero dell’Interno spagnolo.

Il ruolo dell’intelligence e dell’antiterrorismo

L’aumento degli arresti di adolescenti ha attirato l’attenzione dell’intelligence e delle autorità antiterrorismo, che monitorano attentamente questa tendenza. Gli esperti attribuiscono il fenomeno alla radicalizzazione avvenuta principalmente online, un processo che ha subito un’accelerazione durante la pandemia. Le piattaforme social, molto utilizzate dai giovani, hanno visto un incremento di contenuti estremisti, contribuendo a una maggiore diffusione delle ideologie jihadiste.

Le autorità spagnole sono particolarmente preoccupate per il fatto che i giovani, in cerca di identità e appartenenza, possano essere facilmente influenzati da messaggi radicali. Questa dinamica ha portato a una riflessione su come affrontare il problema, con un focus sull’educazione e sulla prevenzione della radicalizzazione.

Operazioni e arresti significativi

Le operazioni di polizia hanno avuto luogo in 12 delle 17 comunità autonome della Spagna, oltre che nella città autonoma di Melilla, situata in Marocco. Tra gli arrestati figurano anche quattro donne, tra cui due sorelle fermate a Madrid. Queste ultime sono accusate di aver gestito un’accademia jihadista online, una piattaforma dedicata all’indottrinamento di altre donne musulmane.

La nazionalità degli arrestati è prevalentemente spagnola e marocchina, riflettendo le complesse dinamiche sociali e culturali che caratterizzano il fenomeno del terrorismo nel Paese. Le operazioni di polizia continuano a essere un elemento cruciale nella strategia di contrasto al terrorismo, con l’obiettivo di prevenire ulteriori atti estremisti e garantire la sicurezza dei cittadini spagnoli.

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