Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha espresso oggi la sua contrarietà all’invio di una flotta militare degli Stati Uniti nel Mar dei Caraibi per affrontare il problema del traffico di droga. Petro ha affermato che l’organizzazione criminale nota come ‘Cartel de los Soles’, che secondo il governo di Donald Trump sarebbe coinvolta nel traffico di cocaina, “non esiste” e rappresenta soltanto una “scusa dell’estrema destra per rovesciare governi non graditi”. Queste dichiarazioni sono state condivise in un post su X, dove il presidente colombiano ha invece indicato che il traffico di cocaina proveniente dalla Colombia verso il Venezuela è gestito da un’alleanza criminale i cui leader risiedono in Europa e Medio Oriente.
La proposta di Petro per una collaborazione regionale
Gustavo Petro ha suggerito una cooperazione tra Stati Uniti e Venezuela per combattere il cartello del narcotraffico, evidenziando l’importanza di un approccio coordinato piuttosto che di un’imposizione militare. “Ho proposto a Stati Uniti e Venezuela di unirci per sconfiggere questo cartello”, ha dichiarato, sottolineando che “si tratta di coordinare e non di sottomettere”. Il presidente colombiano ha inoltre respinto qualsiasi forma di pressione militare su Caracas, sottolineando che “il problema politico del Venezuela deve essere risolto tra venezuelani con più democrazia”.
Il dispiegamento militare degli Stati Uniti e le sue implicazioni
Le affermazioni di Petro giungono in un momento cruciale, dopo il recente dispiegamento di tre navi della Marina degli Stati Uniti nel Mar dei Caraibi, con a bordo circa 4.000 soldati. Questa operazione è stata giustificata da Washington come un’iniziativa per contrastare il flusso di droga diretto verso gli Stati Uniti. Il governo di Trump ha identificato il ‘Cartel de los Soles’ come la principale organizzazione responsabile del traffico di cocaina proveniente dal Venezuela, sostenendo che il presidente Nicolás Maduro ne sarebbe il leader. Per questo motivo, gli Stati Uniti hanno messo una taglia di 50 milioni di dollari sulla testa di Maduro.
Le tensioni tra Colombia e Venezuela, insieme alle azioni militari statunitensi, pongono interrogativi significativi sulla stabilità della regione e sulla possibilità di una cooperazione efficace contro il traffico di droga. La posizione di Gustavo Petro, che chiede un approccio diplomatico e collaborativo, potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle relazioni tra i tre paesi coinvolti.