Il conflitto in Medioriente ha raggiunto il giorno 689, con gli eventi che si intensificano. Il 2 settembre 2025, le forze israeliane hanno condotto un attacco contro gli Houthi a Sana’a, capitale dello Yemen. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato: “Il regime terroristico degli Houthi pagherà un prezzo molto alto per la sua aggressione contro di noi”. Questa affermazione evidenzia la crescente tensione nella regione.
Operazioni militari a Gaza city
Le Idf hanno avviato operazioni militari nei pressi di Gaza City, con l’obiettivo di preparare una grande offensiva per conquistare l’intera città . Il piano prevede il coinvolgimento di decine di migliaia di riservisti, che dovranno presentarsi in servizio il 2 settembre. Si prevede che questa vasta operazione militare inizi nelle prossime settimane, aumentando ulteriormente le preoccupazioni per la popolazione civile della Striscia di Gaza.
Nel contesto della crisi umanitaria, si registrano altre otto vittime a causa della malnutrizione, mentre le forze israeliane hanno ucciso altri quattro palestinesi che cercavano cibo. Le condizioni di vita nella Striscia di Gaza continuano a deteriorarsi, con la popolazione che affronta gravi carenze di cibo e risorse essenziali.
Dichiarazioni del ministro Smotrich
Il ministro israeliano Bezalel Smotrich ha rilasciato dichiarazioni controverse riguardo alla situazione attuale. Ha affermato: “Chi non evacua, non lasciate che se ne vada. Senza acqua, senza elettricità , può morire di fame o arrendersi. Questo è ciò che vogliamo e voi siete in grado di farlo”. Le sue parole hanno suscitato forti reazioni e preoccupazioni per l’impatto sulle vite dei civili nella regione.
La comunità internazionale osserva con apprensione l’escalation del conflitto e le conseguenze che potrebbe avere sulla stabilità della regione. La situazione rimane critica, con molteplici attori coinvolti e una crescente necessità di intervento umanitario per alleviare le sofferenze della popolazione colpita.