Una grande affluenza di cittadini si è registrata nel fine settimana a Caracas, dove molti hanno deciso di arruolarsi nella Milizia Bolivariana, un’unità delle Forze Armate Venezuelane istituita dal compianto presidente Hugo Chávez. Questa mobilitazione è stata innescata dall’appello del presidente de facto del Venezuela, Nicolás Maduro, che ha esortato i suoi concittadini a garantire una “difesa più robusta contro le minacce provenienti dagli Stati Uniti”.
Annuncio del dispiegamento di miliziani
Il 20 e 21 gennaio 2025, Maduro ha annunciato il dispiegamento di 4,5 milioni di miliziani in tutto il territorio nazionale, in risposta all’intensificarsi delle tensioni con gli Stati Uniti, che hanno incrementato a 50 milioni di dollari la ricompensa per chiunque fornisca informazioni utili al suo arresto. Inoltre, gli Stati Uniti hanno schierato navi da guerra nel Mar dei Caraibi. Secondo le autorità americane, queste manovre sono parte di uno sforzo per affrontare le minacce derivate dai gruppi di narcotraffico attivi nella regione. Tuttavia, Maduro ha definito tali azioni come “stravaganti, strane e inverosimili”, sottolineando la sua posizione contraria.
Mobilitazione popolare e tensione
Il ministro della Difesa venezuelano, Vladimir Padrino, ha condiviso un video sui social media che documenta il processo di arruolamento dei cittadini nella Milizia. Padrino ha affermato: “Il popolo venezuelano scende in piazza non solo per unirsi alle file della Milizia Bolivariana, ma anche per esprimere il rifiuto del popolo venezuelano all’aggressione imperialista”. Questo evento ha messo in evidenza il clima di tensione e la mobilitazione popolare in risposta alle pressioni esterne.
Determinazione del governo venezuelano
L’afflusso di persone a Caracas dimostra la determinazione del governo venezuelano di mantenere il controllo e la sovranità del paese di fronte a quello che considera un intervento straniero. La situazione continua a evolversi, creando un contesto di incertezze e sfide per il futuro del Venezuela.