Attacco a Gaza: razzi israeliani colpiscono un ospedale, nuovi civili vittime

Marianna Perrone

Agosto 25, 2025

Un tragico evento ha colpito la comunità giornalistica il 21 gennaio 2025, quando cinque professionisti dei media hanno perso la vita in un attacco aereo sull’ospedale Nasser, situato a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Tra le vittime figurano Hussam al Masri, reporter della Reuters, Mohammed Salameh di Al Jazeera, e i freelance Moaz abu Taha e Ahmad Abu Aziz. A questi si aggiunge Mariam Dagga, che collaborava con l’Associated Press. La donna, di 33 anni, lascia un figlio di 12 anni, al quale qualcuno dovrà ora spiegare la tragica scomparsa della madre.

L’attacco e le vittime

L’attacco ha causato un totale di 20 vittime, segnando un altro capitolo doloroso nel conflitto che affligge la regione. I giornalisti stavano svolgendo il loro lavoro, documentando la situazione critica nella Striscia di Gaza, quando sono stati colpiti dai razzi. La loro morte ha suscitato un’ondata di indignazione tra le organizzazioni per la libertà di stampa, che hanno condannato l’episodio e chiesto maggiore protezione per i professionisti del settore.

La sicurezza dei giornalisti

La Striscia di Gaza è da tempo teatro di violenze e conflitti, e la sicurezza dei giornalisti in tali contesti è sempre più a rischio. La perdita di questi cinque colleghi evidenzia la necessità di misure più efficaci per garantire la loro protezione e il diritto all’informazione. La comunità internazionale è chiamata a intervenire, affinché simili tragedie non si ripetano e per sostenere chi, come i giornalisti, si impegna a raccontare la verità in situazioni di crisi.

Il ricordo delle vittime

L’episodio ha avuto un forte impatto non solo sulle famiglie delle vittime, ma anche su tutti coloro che credono nel valore del giornalismo. La memoria di Hussam al Masri, Mohammed Salameh, Moaz abu Taha, Ahmad Abu Aziz e Mariam Dagga rimarrà viva, come simbolo del coraggio di chi rischia la propria vita per informare il mondo.

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