Ucraina, il Pentagono frena sulle operazioni a lungo raggio in Russia | Zelensky: “Non cederemo il nostro territorio agli occupanti”

Marianna Perrone

Agosto 24, 2025

Domenica 24 agosto 2025, il conflitto in Ucraina entra nel suo 1.278° giorno, con eventi significativi che si susseguono sul campo di battaglia. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha recentemente firmato nuovi decreti che impongono sanzioni ulteriori contro la Russia, sottolineando la determinazione dell’Ucraina a non cedere alcun territorio agli occupanti. In un avvertimento diretto, Zelensky ha esortato la Bielorussia a prestare attenzione a possibili provocazioni, mentre il presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato dichiarazioni sul futuro delle relazioni tra Russia e Stati Uniti, citando l’ex presidente Donald Trump come una potenziale “luce in fondo al tunnel”.

Le nuove sanzioni e la posizione di Zelensky

Il 24 agosto 2025, il presidente Zelensky ha annunciato che l’Ucraina non intende cedere il proprio territorio, nonostante le pressioni e le aggressioni continue da parte delle forze russe. Le nuove sanzioni firmate dal presidente mirano a colpire ulteriormente l’economia russa, con l’obiettivo di indebolire le capacità militari di Mosca. Zelensky ha affermato che l’Ucraina continuerà a difendere la propria sovranità e a resistere agli attacchi, invitando i cittadini a rimanere uniti e determinati. La situazione sul campo di battaglia rimane tesa, con continui scontri nelle regioni chiave, tra cui Zaporizhzhia e Odessa, dove i soldati ucraini sono in prima linea.

Questa dichiarazione arriva in un momento critico, poiché il Pentagono ha limitato l’uso di missili a lungo raggio da parte di Kiev, creando preoccupazioni tra i militari ucraini riguardo alla loro capacità di colpire obiettivi strategici in territorio russo. La risposta degli Stati Uniti e degli alleati europei è attesa con interesse, mentre Zelensky continua a cercare supporto internazionale per la causa ucraina.

Attività militari e rapporti con la Bielorussia

Le forze ucraine stanno affrontando un aumento delle aggressioni nella regione di Zaporizhzhia, dove si segnalano nuovi attacchi da parte delle truppe russe. I soldati ucraini sono impegnati in operazioni di difesa e soccorso, cercando di mantenere il controllo su territori strategici. Le notizie da Zaporizhzhia indicano un’intensificazione dei combattimenti, con le forze russe che tentano di avanzare ulteriormente. La resistenza ucraina si sta dimostrando tenace, nonostante le difficoltà.

In questo contesto, Zelensky ha rivolto un avvertimento alla Bielorussia, esortando il governo di Alexander Lukashenko a non intraprendere azioni provocatorie che possano complicare ulteriormente la situazione. La Bielorussia, alleata della Russia, è vista come un attore chiave nel conflitto, e qualsiasi mossa da parte di Minsk potrebbe avere ripercussioni significative sul fronte ucraino. La tensione tra Ucraina e Bielorussia rimane alta, con entrambe le parti che monitorano attentamente le mosse dell’altra.

Le dichiarazioni di Trump e le prospettive future

In un’intervista recente, Donald Trump ha dichiarato che nelle prossime due settimane avrà un’idea più chiara dell’atteggiamento della Russia e dell’Ucraina, promettendo di prendere decisioni cruciali riguardo a sanzioni e dazi. Le parole di Trump sono state interpretate come un segnale di possibile cambiamento nella politica statunitense verso il conflitto, un aspetto che preoccupa molti analisti.

La situazione attuale in Ucraina è complessa e in continua evoluzione, con le forze in campo che si preparano a un possibile escalation. La comunità internazionale continua a seguire con attenzione gli sviluppi, consapevole che ogni decisione presa dai leader mondiali influenzerà il corso del conflitto. La determinazione dell’Ucraina a resistere e la risposta della Russia saranno determinanti per il futuro della regione e per le relazioni internazionali.

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