Il conflitto che ha coinvolto il Medioriente ha raggiunto il giorno 688, segnando un periodo di intensi scontri e tensioni. I carri armati israeliani hanno fatto il loro ingresso nel quartiere di Sabra, situato a Gaza City, un’azione che sottolinea l’escalation della situazione. Il ministro israeliano Smotrich, durante un intervento alle Forze di Difesa Israeliane (IDF), ha dichiarato: “Chi non evacua, non lasciate che se ne vada. Senza acqua, senza elettricità , può morire di fame o arrendersi. Questo è ciò che vogliamo e voi siete in grado di farlo”.
Situazione delle vittime in cisgiordania
Dall’inizio delle ostilità , avvenute a seguito delle stragi perpetrate da Hamas il 7 ottobre 2023, sono oltre mille le vittime registrate in Cisgiordania. Secondo i dati forniti da Al Jazeera, il bilancio delle vittime ammonta a 1.031 morti, tra cui 210 bambini, con un totale di 9.684 feriti. La situazione umanitaria nella regione è critica, con un numero crescente di persone che necessitano di assistenza.
Appello ai diritti umani
In un contesto di crescente preoccupazione per i diritti umani, Papa Leone XIV ha espresso la sua opinione riguardo alla situazione, affermando che “tutti i popoli devono essere rispettati dai potenti nella loro identità e nei loro diritti, in particolare il diritto di vivere nelle proprie terre, e nessuno può costringerli a un esilio forzato”. Le sue parole risuonano come un appello alla comunità internazionale affinché si faccia pressione per una risoluzione pacifica del conflitto e per il rispetto dei diritti fondamentali di tutti gli individui coinvolti.