India: disposto il ritorno dei cani randagi rimossi dalle strade di New Delhi

Egidio Luigi

Agosto 24, 2025

La Corte Suprema dell’India ha emesso un’importante sentenza riguardante i cani randagi a Nuova Delhi, ordinando il loro rilascio dopo che sono stati sterilizzati e vaccinati. Questa decisione, datata 2025, modifica una precedente ordinanza del tribunale che, l’11 agosto, aveva stabilito il trasferimento permanente di questi animali in rifugi. Gli attivisti per i diritti degli animali, che avevano contestato tale provvedimento, hanno accolto con favore questa nuova sentenza, che prevede anche la creazione di aree specifiche per l’alimentazione dei cani in tutta la capitale.

Dettagli sulla sentenza

La Corte Suprema ha stabilito che i cani randagi devono essere liberati nelle stesse aree da cui sono stati prelevati, un passo significativo per il benessere degli animali. Questa decisione è stata accolta con entusiasmo dagli attivisti, che hanno sostenuto che il trasferimento permanente in rifugi non fosse una soluzione adeguata. La sentenza non si applica, tuttavia, ai cani che risultano infetti da rabbia o che mostrano comportamenti aggressivi, garantendo così una certa sicurezza per la popolazione.

La situazione dei cani randagi a Nuova Delhi

A Nuova Delhi, il numero di cani randagi è stimato tra 500.000 e 1 milione. Nonostante molti di questi animali siano innocui, i dati suggeriscono che la città registri quasi 2.000 episodi di morsi di cane al giorno, secondo i registri ospedalieri. Questa realtà ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini, portando le autorità a intervenire per gestire la popolazione di cani randagi.

Impatto della decisione

La decisione della Corte Suprema rappresenta un cambiamento significativo nella gestione dei cani randagi a Nuova Delhi. La creazione di aree designate per l’alimentazione non solo mira a migliorare le condizioni di vita degli animali, ma anche a ridurre il numero di incidenti legati ai morsi. Le immagini dei centri di salvataggio e degli animali liberi per le strade evidenziano la complessità della situazione, mettendo in luce la necessità di un approccio equilibrato che tenga conto sia del benessere degli animali che della sicurezza pubblica.

Con questa sentenza, la Corte Suprema ha aperto la strada a una nuova era nella gestione dei cani randagi, sottolineando l’importanza di un intervento umano e compassionevole.

×