La Francia ha convocato l’ambasciatrice italiana a Parigi, Emanuela D’Alessandro, in risposta ai commenti considerati inaccettabili di Matteo Salvini nei confronti di Emmanuel Macron, riguardanti il sostegno francese all’invio di truppe in Ucraina. Questo incontro si è svolto il 2 marzo 2025 presso il Quai d’Orsay, il ministero degli Esteri francese, poche ore dopo le dichiarazioni del leader della Lega.
Commenti provocatori di salvini
Salvini, durante un evento a Milano, ha utilizzato un linguaggio provocatorio, invitando Macron a “taches al tram”, un’espressione in dialetto milanese che implica una sorta di sfida. Il politico italiano ha esortato il presidente francese a indossare un casco e un giubbotto e a recarsi in Ucraina per combattere in prima persona, criticando l’idea di inviare truppe francesi sul campo. Queste affermazioni hanno suscitato immediata reazione da parte delle autorità francesi, che hanno ritenuto tali commenti contrari al clima di fiducia e ai legami storici tra Italia e Francia.
Critiche alla politica estera di macron
Inoltre, Salvini ha elogiato la politica estera di Donald Trump, sostenendo che, nonostante il suo stile brusco, il leader statunitense stia ottenendo risultati dove altri hanno fallito. Ha invece criticato Macron definendo le sue proposte come “macronate”, accusandolo di voler creare eserciti europei e debiti comuni per l’acquisto di armi. Queste dichiarazioni hanno portato a un incidente diplomatico significativo, costringendo il governo francese a ribadire l’importanza delle relazioni bilaterali, in particolare in merito al sostegno congiunto all’Ucraina.
Attacchi ripetuti e tensione crescente
La convocazione dell’ambasciatrice è stata influenzata dalla consuetudine di Salvini di attaccare pubblicamente Macron, definendolo “guerrafondaio” e “bombarolo”. Durante l’ultimo attacco, il vicepremier ha enfatizzato che le sue posizioni contro l’invio di truppe italiane in Ucraina riflettono il suo ruolo di vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega. La storia recente riporta altri attacchi, come quello di marzo, in cui Salvini ha affermato che non ci sarà mai un esercito europeo sotto il comando di Macron, definendolo “un matto”.
Necessità di dialogo costruttivo
Il presidente francese, secondo Salvini, ha un bisogno disperato di giustificare il suo operato, ma non a spese dell’Italia. Le critiche rivolte a Macron da parte del leader leghista non si limitano a questi episodi, ma si estendono a insulti come “ipocrita” e “chiacchierone”. L’escalation verbale è iniziata nel giugno scorso, quando Salvini ha invitato Macron a “mettersi l’elmetto e andare a combattere”, evidenziando così un clima di tensione crescente tra i due leader.
Importanza della cooperazione internazionale
Il governo francese, tramite fonti ufficiali, ha espresso la necessità di mantenere un dialogo costruttivo e di evitare che simili dichiarazioni possano compromettere le relazioni tra i due Paesi, sottolineando l’importanza della cooperazione in un contesto internazionale sempre più complesso.