Salvini attacca Macron definendolo permaloso, Meloni resta in silenzio

Egidio Luigi

Agosto 23, 2025

Un clima di tensione avvolge la scena politica italiana mentre Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, continua a lanciare attacchi contro Emmanuel Macron, presidente della Francia. Le sue ultime dichiarazioni, in cui definisce Macron “permaloso” e lo invita a recarsi in Ucraina, hanno suscitato un silenzio imbarazzante all’interno del partito di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio. Nonostante le polemiche, la Meloni sembra mantenere un profilo basso, protetta da una vacanza in Valle d’Itria, mentre i telefoni rimangono silenziosi.

Situazione delicata tra Italia e Francia

La situazione è delicata, soprattutto considerando che le relazioni tra Italia e Francia sono state recentemente ricucite, grazie anche all’intervento del Quirinale. Forza Italia, partito alleato, ha più volte sottolineato che la politica estera è di competenza del governo e della Farnesina. Tuttavia, i membri della maggioranza osservano che gli attacchi da parte dei funzionari francesi non hanno mai avuto lo stesso impatto in passato.

Incontro tra i governi

Durante un incontro tra il governo francese e Emanuela D’Alessandro, ex consigliera diplomatica del presidente Mattarella, sono stati ribaditi i rapporti “costanti e cordiali” tra Meloni e Macron, nonché tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il suo omologo francese Jean-Noël Barrot. I due ministri hanno avuto una lunga conversazione telefonica per coordinare le posizioni italiane e francesi in vista del prossimo G7, affrontando questioni cruciali come la situazione in Ucraina e in Medio Oriente.

La Lega non si arrende

Nonostante gli sforzi per placare le tensioni, la Lega non sembra intenzionata a lasciar cadere la questione. Massimiliano Romeo, presidente dei senatori leghisti, ha affermato che il problema sarà risolto solo se Macron smentirà l’intenzione di inviare soldati europei in Ucraina. Anche Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ha ribadito il rifiuto del partito a qualsiasi escalation militare.

Indignazione delle opposizioni

Le opposizioni hanno espresso indignazione per le dichiarazioni di Salvini, ritenendole dannose per l’immagine dell’Italia. Durante il Meeting di Rimini, Maurizio Lupi ha cercato di smorzare i toni, criticando Salvini ma confermando che il governo italiano è contrario all’invio di truppe. Il ministro Matteo Piantedosi ha aggiunto che, sebbene Salvini utilizzi un linguaggio forte, le sue affermazioni sono legittime in un contesto democratico.

Salvini non fa marcia indietro

Salvini, però, non sembra intenzionato a fare marcia indietro. Durante un evento del partito a Pinzolo, ha ribadito le sue affermazioni, scherzando sulla possibilità di richiedere asilo politico in Francia. Ha anche sottolineato che Macron è visto come impopolare tra i francesi e ha auspicato che le prossime elezioni portino a un cambiamento in Francia, per migliorare i rapporti tra i due Paesi.

Critiche da parte del Partito Democratico

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha criticato le dichiarazioni di Salvini, affermando che creano imbarazzo per l’Italia e invitandolo a concentrarsi su questioni interne come i ritardi ferroviari. Le accuse hanno scatenato la reazione della Lega, che ha definito il PD “anti-italiano” e “guerrafondaio”. La tensione tra i partiti continua a crescere mentre la politica estera italiana si trova in un momento cruciale.

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