L’arte d’autunno di Jeff Koons: un fenomeno culturale contemporaneo

Marianna Perrone

Agosto 23, 2025

Il genere pop e le sue molteplici espressioni continuano a conquistare un pubblico sempre più vasto. Questo autunno, in particolare, si segnala la presenza di due eventi di grande rilievo che celebrano la creatività e l’immaginazione di artisti che hanno scelto questa forma d’arte per coinvolgere gli spettatori e abbattere le barriere tradizionali dei musei. Dal 4 ottobre 2025 al 6 aprile 2026, il Comune di Fiorenzuola d’Arda, situato in provincia di Piacenza, ospiterà la mostra personale di Jeff Koons, intitolata Balloons & Wonders. Considerato un simbolo della neo-pop art, Koons è rinomato per le sue sculture brillanti e per essere uno degli artisti più costosi al mondo: la sua opera Rabbit è stata venduta nel 2019 da Christie’s a New York per la cifra record di 91,1 milioni di dollari.

Le opere di Jeff Koons

La mostra offre una selezione straordinaria delle opere di Koons, tra cui il celebre Balloon Dog, il provocatorio Balloon Rabbit, il Balloon Swan e la Monkey, oltre a una collezione che dialoga con l’arte classica, come la serie Antiquity. Tra i pezzi esposti, spicca il Balloon Dog, una scultura che ricorda un cane realizzato con un palloncino gonfiabile, caratterizzato da una superficie riflettente che invita lo spettatore a interagire con l’opera, simile a una statua classica. Un altro esempio significativo è Manet Olympia, che fa parte della famosa serie Gazing Ball. In quest’opera, Koons reinterpreta il noto dipinto Olympia di Édouard Manet del 1863, posizionando al centro una sfera di vetro blu riflettente, che conferisce un nuovo significato all’arte classica.

Luca Bravo, curatore della mostra, ha espresso il suo entusiasmo per l’evento: “Dopo un anno di lavoro progettuale, siamo orgogliosi di portare in Emilia-Romagna una mostra di tale importanza. Questa esposizione offrirà al pubblico un modo innovativo di approcciare l’arte, un viaggio interiore”. Bravo ha sottolineato come le opere di Koons, attraverso palloncini e porcellane, trasformino il kitsch in oro, rivelando il nostro desiderio di ciò che non comprendiamo. L’artista, secondo il curatore, non crea semplicemente opere, ma superfici lucide e perfettamente rifinite, che riflettono il narcisismo collettivo e pongono interrogativi sul mondo dell’arte contemporanea.

La mostra di Mark Kostabi a Roma

Un altro importante evento si svolgerà a Roma, presso la Vaccheria dell’Eur, nota come Casa della Pop Art. Qui si terrà la mostra antologica From pop to eternity, curata da Gianfranco Rosini e organizzata da IconArs, con allestimenti a cura di Francesco Mazzei e Giuliano Gasparotti. Questa esposizione è dedicata a Mark Kostabi, uno degli artisti più innovativi e rappresentativi della Pop Art. La mostra, che sarà aperta dal 12 settembre 2025 al 29 marzo 2026, presenterà oltre 100 opere, tra cui sculture, oli su tela, tecniche miste e disegni, selezionate dalla collezione personale di Kostabi e dalla Rosini Gutman Collection.

L’evento offre l’opportunità di esplorare il percorso artistico di Kostabi, rendendo omaggio alla sua creatività attraverso una vasta gamma di opere. Si potranno ammirare i disegni dei primi anni ’80, come Ascent to street level (1981) e St Peter’s Mistake (1982), insieme a capolavori degli anni ’90 come The Rhythm of Inspiration e The Studio System. La rassegna include anche opere significative degli anni 2000, come Gaming the Course of History e Facing the Truth, realizzate in collaborazione con il fratello Paul.

Kostabi, figura poliedrica che ha saputo oltrepassare i confini tradizionali dell’arte visiva, ha anche intrapreso percorsi nella musica e nella produzione televisiva. La sua carriera, che si estende per oltre 40 anni, è testimoniata da più di 160 mostre personali in tutto il mondo e dalla presenza delle sue opere in prestigiose collezioni internazionali, come il MoMA di New York, il Metropolitan Museum, la Corcoran Gallery of Art, il Guggenheim Museum e la Galleria d’Arte Moderna di Roma.

Mark Kostabi, oltre a essere un artista, è anche compositore e pianista. Sarà presente all’inaugurazione della mostra e parteciperà a un concerto di apertura, intrattenendo il pubblico insieme ad altri ospiti musicali, tra cui i nomi di Greesi Desiree Langovits e Tony Esposito.

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