NEW YORK, 23 agosto 2025 – Il Pentagono ha imposto un divieto all’utilizzo di missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina, bloccando per mesi l’impiego degli Atacms contro la Russia. Questa notizia è stata riportata dal Wall Street Journal, il quale ha citato fonti all’interno del Dipartimento della Difesa. Secondo quanto emerso, una procedura di approvazione di alto livello ha impedito all’Ucraina di lanciare questi missili contro obiettivi russi dalla tarda primavera del 2025.
Il processo di approvazione, che coinvolge il segretario della Difesa Pete Hegseth, conferisce a lui l’autorità finale sull’uso degli Atacms da parte di Kiev. Questo cambiamento di rotta ha di fatto annullato le precedenti indicazioni fornite dal presidente Joe Biden, il quale aveva autorizzato l’Ucraina a colpire all’interno del territorio russo utilizzando questi missili.
Il contesto della decisione del Pentagono
La decisione del Pentagono di limitare l’uso degli Atacms da parte dell’Ucraina si inserisce in un contesto geopolitico complesso. Dalla fine del conflitto tra Ucraina e Russia, le tensioni tra le due nazioni sono rimaste elevate, con l’Ucraina che ha cercato di ottenere supporto militare da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Gli Atacms, missili a lungo raggio, rappresentano una capacità strategica significativa per Kiev, in quanto permettono di colpire obiettivi a grande distanza, inclusi quelli situati all’interno della Russia.
Tuttavia, l’amministrazione Biden ha sempre dovuto bilanciare il sostegno all’Ucraina con le preoccupazioni per una possibile escalation del conflitto. La decisione di limitare l’uso di questi missili riflette una strategia più prudente, volta a evitare un’escalation che potrebbe coinvolgere direttamente le forze statunitensi o portare a un conflitto su scala maggiore. La scelta di Hegseth di mantenere un controllo rigoroso sull’uso degli Atacms è quindi parte di un approccio più cauto e calcolato da parte degli Stati Uniti.
Le implicazioni per l’Ucraina
Per l’Ucraina, il blocco all’uso degli Atacms rappresenta un ostacolo significativo nella sua strategia militare. Senza la possibilità di colpire obiettivi russi a lungo raggio, Kiev si trova a dover rivedere le proprie tattiche e strategie di attacco. La limitazione nell’uso di missili avanzati può compromettere la capacità dell’Ucraina di infliggere danni significativi alle forze russe e di mantenere una pressione costante sul fronte.
Inoltre, la situazione potrebbe avere ripercussioni sul morale delle forze ucraine e sulla percezione pubblica del sostegno internazionale. Molti in Ucraina potrebbero vedere questa decisione come un segnale di indecisione da parte degli alleati occidentali, sollevando interrogativi sulla solidità del supporto militare e politico fornito dagli Stati Uniti.
La questione degli Atacms è quindi cruciale non solo dal punto di vista militare, ma anche per la stabilità interna dell’Ucraina e per la sua posizione nei confronti dei partner internazionali. La continua incertezza riguardo al supporto statunitense potrebbe influenzare le dinamiche del conflitto e la determinazione dell’Ucraina a perseguire i suoi obiettivi di sicurezza nazionale.
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