“Dopo giorni estremamente difficili, abbiamo finalmente aperto la nostra cucina popolare a Mawasi di Khan Younis“, raccontano gli attivisti di Gaza Freestyle, impegnati nella campagna di aiuto denominata Sos Gaza. All’interno della cucina del campo profughi si è verificato un vero e proprio assalto da parte delle persone affamate. Dalle prime ore del mattino, centinaia di bambini, anziani e donne si sono messi in fila, sperando di ricevere del cibo.
Situazione a Khan Younis
Il campo di Khan Younis è attualmente sovraffollato, con decine di migliaia di persone in fuga da Gaza City, in particolare dal quartiere Zaitun, che si sono spostate verso sud, rifugiandosi a Khan Younis. “I nostri compagni sono al lavoro ogni giorno, gli spazi sono sempre più ristretti e muoversi nella Striscia di Gaza è estremamente pericoloso”, affermano gli attivisti. Gli attivisti di Gaza Freestyle conoscono bene la realtà dei gazawi, con i quali collaborano da anni. “Questa notte, Khash, un amico skater, ci ha scritto: ‘Due minuti ti salvano la vita’. È riuscito a salvarsi per miracolo dalle bombe a tappeto che colpiscono le aree civili”, raccontano.
Testimonianze di fuga
Mohammad, un altro testimone, ha dovuto lasciare Gaza City insieme alla sua intera famiglia. Gli israeliani hanno avvisato: “Avete cinque minuti per andarsene, poi il vostro rifugio sarà distrutto”. Queste sono le parole e l’arroganza di uno stato che nessuno ha avuto il coraggio di fermare.
Condizioni disperate
La situazione è tragica: “C’è disperazione, fame e un forte desiderio di fuggire”, prosegue il post, accompagnato da immagini della cucina popolare con i bambini in fila per ricevere un pasto. “Le telefonate dei nostri compagni sono incessanti; ad ogni ora si contano i morti, i feriti e le persone intrappolate, senza mezzi per scappare. Stiamo inviando un gran numero di risorse; i fondi vengono utilizzati per taxi, carrette e qualsiasi mezzo disponibile per fuggire. L’obiettivo è salvare vite”.