Dazi: Italia e Francia, le Poste europee restringono le spedizioni verso gli Usa

Egidio Luigi

Agosto 22, 2025

A seguito delle recenti modifiche alle normative doganali, le Poste europee hanno intrapreso una significativa restrizione delle spedizioni di pacchi verso gli Stati Uniti. Questa decisione è stata ufficializzata non solo dalle Poste italiane, ma anche da quelle di Francia, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Belgio e dai servizi postali scandinavi. La misura si inserisce nel contesto del decreto emanato dal presidente americano Donald Trump, entrato in vigore il 29 agosto 2025, il quale stabilisce che le spedizioni di valore fino a 800 dollari non godranno più dell’esenzione dai dazi doganali.

Dettagli sulle nuove tariffe doganali

Le nuove disposizioni prevedono l’applicazione di tariffe doganali che variano tra 80 e 200 dollari per ogni articolo spedito. Tale cambiamento ha generato preoccupazione tra i commercianti e i consumatori europei, poiché potrebbe influire negativamente sulle vendite e sull’e-commerce tra Europa e Stati Uniti. Le spedizioni che non rientrano in questa nuova regolamentazione sono quelle inviate da privati a privati, dichiarate come “regalo” e con un valore massimo di 100 dollari. Queste ultime continueranno a beneficiare di un trattamento agevolato, permettendo così di mantenere un certo livello di scambi tra i cittadini dei due continenti.

Implicazioni per il commercio internazionale

La decisione delle Poste europee di limitare le spedizioni verso gli Stati Uniti potrebbe avere ripercussioni significative sul commercio internazionale. Le aziende che operano nel settore delle vendite online potrebbero trovarsi a fronteggiare un aumento dei costi di spedizione, rendendo meno competitive le loro offerte. Le piccole e medie imprese, in particolare, potrebbero subire un impatto maggiore, poiché spesso non dispongono delle risorse necessarie per assorbire tali spese aggiuntive.

Inoltre, il cambiamento normativo potrebbe spingere i consumatori a riconsiderare le loro abitudini d’acquisto, portandoli a cercare alternative locali o a rinunciare a determinati prodotti. Le aziende dovranno quindi adattare le loro strategie di marketing e vendita per affrontare questa nuova realtà, esplorando nuovi mercati o ottimizzando le loro operazioni logistiche.

Reazioni e prospettive future

Le reazioni a queste nuove normative non si sono fatte attendere. Molti operatori del settore esprimono preoccupazione per le conseguenze a lungo termine di queste misure, temendo che possano portare a una diminuzione dei volumi di spedizione e a una stagnazione del commercio transatlantico. Le associazioni di categoria stanno già facendo pressioni per un riesame delle normative, sottolineando l’importanza di mantenere aperti i canali di scambio tra Europa e Stati Uniti.

Le prospettive future rimangono incerte. Resta da vedere come le aziende si adatteranno a queste nuove condizioni e se ci saranno ulteriori modifiche alle normative doganali. L’attenzione è alta e gli sviluppi in questo ambito potrebbero influenzare significativamente il panorama commerciale internazionale nei mesi a venire.

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