Il disegno di legge presentato da Fratelli d’Italia, che introduce la figura dello psicologo forense nei procedimenti penali riguardanti la violenza di genere, è oggetto di forte critica. L’assessora alle Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli, ha espresso preoccupazione riguardo a questa proposta, definendola un provvedimento potenzialmente dannoso. Secondo Lucarelli, tale iniziativa rischia di compromettere il lavoro svolto negli ultimi anni da istituzioni e società civile, enfatizzando che la violenza contro le donne non deve essere considerata una patologia da diagnosticare, ma piuttosto un crimine da prevenire e punire con severità.
Formazione specialistica e responsabilità
Il 15 marzo 2025, durante una conferenza stampa, l’assessora ha sottolineato l’importanza della formazione specialistica per magistrati, forze dell’ordine e pubblici ministeri. Ha citato il procuratore Francesco Menditto, il quale ha evidenziato che delegare a professionisti esterni la valutazione di un reato potrebbe comportare una deresponsabilizzazione delle figure che hanno l’obbligo di proteggere le vittime. Lucarelli ha avvertito che tale approccio potrebbe portare a decisioni gravi, come l’affidamento dei figli a padri violenti.
Rafforzare le competenze nel settore
In merito alla formazione, l’assessora ha insistito sulla necessità di rafforzare le competenze di tutti i soggetti coinvolti nel processo di prevenzione e valutazione dei reati, valorizzando le esperienze di coloro che operano da anni nel settore e hanno sviluppato standard di analisi e intervento riconosciuti come efficaci. Ha inoltre sottolineato un aspetto paradossale: su un tema che incide profondamente sulla vita delle donne, le voci che si esprimono sono prevalentemente maschili.
Protezione e misure di prevenzione
Lucarelli ha concluso la sua dichiarazione affermando che non servono nuove cornici giuridiche che possano svuotare di significato la violenza di genere, ma piuttosto è fondamentale garantire protezione immediata, attuare misure di prevenzione efficaci e responsabilizzare coloro che devono applicare la legge. In questo contesto, l’assessora ha ribadito l’importanza di un approccio che metta al centro la tutela delle vittime e la lotta contro ogni forma di violenza.