La Cisgiordania continua a essere teatro di tensioni geopolitiche, con il blocco E1 che si erge come un simbolo delle controversie in corso. Questa porzione di territorio, che si estende per circa 12 chilometri quadrati, funge da collegamento tra Gerusalemme Est e l’insediamento di coloni di Maale Adumim, situato ai confini del deserto della Giudea. Al contempo, il blocco E1 separa le regioni di Ramallah e Betlemme, creando una frattura significativa nel territorio palestinese. Il governo israeliano ha pianificato la costruzione di oltre 3.400 unità abitative per coloni in quest’area, con l’intento di ostacolare la creazione di un’ampia area metropolitana tra Ramallah e Betlemme, che potrebbe costituire il cuore di un futuro Stato della Palestina. Attualmente, l’insediamento di Maale Adumim ospita già circa 40.000 abitanti, e l’arrivo di nuovi coloni potrebbe trasformare ulteriormente la demografia della regione.
Obiettivi strategici di Israele
L’intento di Israele riguardo al blocco E1 è chiaro: i membri più conservatori del governo, noti come “falchi”, mirano a impedire la nascita di uno Stato palestinese. Questa manovra si contrappone alla proposta di “soluzione dei due Stati”, sostenuta dalla comunità internazionale, che prevede una convivenza pacifica tra Israele e Palestina. La costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania rappresenta quindi un passo decisivo per il governo israeliano, che intende consolidare la propria presenza nella regione e ridurre le possibilità di un futuro accordo di pace.
Il progetto congelato nel 2012
Il progetto E1 era stato sospeso nel 2012 a causa delle pressioni esercitate dalla comunità internazionale sul governo di Netanyahu. Stati Uniti ed Europa avevano espresso preoccupazioni riguardo al potenziale impatto negativo di tali insediamenti sul processo di pace in corso. Tuttavia, nel 2025, i falchi del governo hanno ripreso in mano l’iniziativa, con il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich che ha annunciato la ripresa dei lavori per il nuovo insediamento, segnando un cambio di rotta nel dibattito politico israeliano.
Definizione di insediamenti
Gli insediamenti israeliani sono comunità abitate da cittadini israeliani nei territori palestinesi occupati dalla guerra dei Sei Giorni nel 1967. Queste aree, situate principalmente nella Cisgiordania occupata e nelle alture del Golan, sono sotto il controllo civile israeliano. La costruzione di insediamenti è considerata illegale dalla comunità internazionale, che vede in essa una violazione delle norme internazionali. La questione degli insediamenti rappresenta un tema centrale nel conflitto israelo-palestinese e continua a generare dibattiti accesi sia a livello locale che internazionale.