L’organizzazione israeliana Peace Now, attiva nella lotta contro gli insediamenti e per la promozione della soluzione a due Stati, ha espresso forti critiche riguardo all’approvazione di un nuovo insediamento in Cisgiordania. Questa decisione, secondo l’organizzazione, rappresenta una seria minaccia alla possibilità di un futuro Stato palestinese e potrebbe portare Israele a diventare uno Stato binazionale. Peace Now accusa il governo di voler sabotare ogni tentativo di risoluzione politica per le questioni relative a Gaza e alla Cisgiordania.
Critiche all’insediamento in Cisgiordania
L’organizzazione sottolinea che, sotto la scusa della guerra, il ministro Bezalel Smotrich e un gruppo di sostenitori messianici stanno realizzando un insediamento che, se mai dovesse essere necessario abbandonare, risulterebbe solo un illusorio spreco di miliardi di shekel. L’obiettivo principale dell’insediamento nella zona E1 è, secondo Peace Now, quello di ostacolare una soluzione politica e di spingere verso una situazione di apartheid binazionale.
Impatto del progetto E1
Il progetto in questione potrebbe, di fatto, dividere il nord della Cisgiordania dal sud, e separare la Cisgiordania da Gerusalemme Est, ostacolando lo sviluppo urbano tra Ramallah, Gerusalemme Est e Betlemme. L’iniziativa prevede la costruzione di 3.401 unità abitative nell’area controversa di E1, vicino all’insediamento di Ma’ale Adumim. Inoltre, sono previste 342 unità abitative nell’insediamento di Asa’el, che il governo israeliano ha legalizzato nel febbraio 2023.
Tempistiche e storia del progetto
L’approvazione della costruzione nella zona E1 è avvenuta in tempi record, a sole due settimane da un’udienza tenutasi il 6 agosto, durante la quale sono state discusse le possibili obiezioni al progetto. I primi tentativi di promuovere il piano E1 risalgono agli anni ’90, ma l’opposizione sia interna che internazionale ha bloccato l’iniziativa fino a quando il primo ministro Benyamin Netanyahu non ha dato il via libera nel 2012. Successivamente, il progetto è stato accantonato fino a quando Netanyahu non ha deciso di rilanciarlo alla vigilia delle elezioni del 2020.
Richiesta di fermo del progetto E1
Peace Now conclude che il governo israeliano, continuando a portare avanti questo progetto, sta minando ogni possibilità di una soluzione politica e trascinando sia israeliani che palestinesi in un ciclo di conflitto senza fine. L’organizzazione chiede che il pericoloso progetto E1 venga fermato immediatamente per preservare la speranza di un futuro di pace per entrambe le nazioni.