Israele dà il via libera ai piani militari per l’offensiva su Gaza City

Marianna Perrone

Agosto 20, 2025

Nella notte tra il 15 e il 16 aprile 2025, i cieli di Gaza City sono stati teatro di intensi bombardamenti condotti da droni e jet da guerra israeliani. Le forze armate hanno preso di mira abitazioni e accampamenti temporanei situati in aree che l’IDF aveva precedentemente dichiarato sicure. Queste zone, ora in procinto di essere occupate completamente dallo Stato di Israele, hanno visto un’escalation della violenza e della distruzione.

Il piano di attacco

Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha dato il via libera al piano di attacco elaborato dal capo di Stato maggiore, Eyal Zamir, e dai principali comandanti dell’esercito israeliano. Zamir, inizialmente contrario a un’operazione militare di questa portata, ha cambiato posizione dopo il voto del gabinetto di sicurezza. Il piano, denominato “I Carri di Gideone B“, fa riferimento alla seconda fase di un’operazione militare con lo stesso nome, lanciata nel maggio del 2024.

La situazione a Gaza City

La situazione a Gaza City è critica, con la popolazione civile che si trova in una posizione estremamente vulnerabile. Gli attacchi aerei hanno provocato danni ingenti alle infrastrutture e un aumento significativo del numero di sfollati. Le organizzazioni umanitarie stanno cercando di fornire assistenza, ma le condizioni sul campo sono sempre più difficili da gestire.

Strategia militare israeliana

L’operazione “I Carri di Gideone B” segna un ulteriore passo nella strategia militare israeliana, che mira a consolidare il controllo sulla regione in un contesto geopolitico già teso. Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere, con diversi paesi che esprimono preoccupazione per l’impatto degli attacchi sulla popolazione civile e per la crescente instabilità nella regione.

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