Arrestati tre latitanti della ‘Ndrangheta dalla Ros a Ibiza

Egidio Luigi

Agosto 20, 2025

Il 15 agosto 2025, i carabinieri del ROS, su ordine della DDA di Roma, hanno effettuato un’importante operazione di arresto a Ibiza, dove sono stati catturati tre latitanti italiani. Questi individui erano ricercati a causa di un Mandato di Arresto Europeo (MAE) emesso dal giudice per le indagini preliminari della Capitale. L’accusa nei loro confronti è di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso. L’operazione è stata condotta in collaborazione con la Comisarìa General de Información della Polizia Nazionale spagnola.

Dettagli dell’operazione

Il provvedimento restrittivo fa parte di un’indagine più ampia condotta dal ROS, denominata Anemone. Questa indagine ha già portato, lo scorso 8 luglio, all’arresto di 24 persone tra Italia e Albania. Le autorità hanno sottolineato che i latitanti arrestati in Spagna sono considerati figure chiave all’interno di un’organizzazione criminale di origine ‘ndranghetista, attivamente coinvolta nel narcotraffico. La nota ufficiale precisa che l’organizzazione ha sede a Roma e che il suo leader è un calabrese di 57 anni, già arrestato l’8 luglio, ritenuto un elemento apicale della locale di ‘ndrangheta di Volpiano, in provincia di Torino, legata alla più nota organizzazione di Platì, in Calabria.

Il profilo del leader e dell’organizzazione

Dalle indagini emerge che il 57enne, trasferitosi a Roma all’inizio degli anni 2000, ha preso il controllo della zona di San Basilio. Questo territorio è diventato un punto strategico per le operazioni illecite dell’organizzazione. Non solo il capofamiglia, ma anche i suoi tre figli erano coinvolti nell’attività criminale, suggerendo un forte legame familiare all’interno della struttura organizzativa. L’operazione di arresto a Ibiza rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata, evidenziando l’impegno delle forze dell’ordine nel combattere il narcotraffico e le associazioni mafiose.

La cattura di questi latitanti non solo segna un successo per le autorità italiane e spagnole, ma serve anche come monito per altre organizzazioni criminali operanti in Europa. Con la collaborazione internazionale e l’uso di strumenti come il Mandato di Arresto Europeo, le forze dell’ordine continuano a perseguire i membri delle reti mafiose, cercando di smantellare le loro operazioni e ridurre l’impatto del narcotraffico sul territorio.

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