Virgilio Arango, dissidente cubano, liberato dopo quattro anni di detenzione

Marianna Perrone

Agosto 19, 2025

La Habana, 19 agosto 2025 – Virgilio Mantilla Arango, un noto dissidente cubano e fondatore di un’associazione per i diritti umani, è stato rilasciato nelle ultime ore dalle autorità. La sua liberazione arriva dopo aver scontato una pena di quattro anni di carcere per la sua partecipazione alle manifestazioni del 11 luglio 2021, che si sono svolte contro il governo cubano.

La notizia è stata confermata dall’ONG Osservatorio Cubano per i Diritti Umani, la quale ha evidenziato le difficili condizioni di detenzione affrontate da Arango, descritte come “inumane”. Nonostante le ripetute denunce e le richieste di aiuto da parte della sua famiglia, il dissidente ha subito una lunga e difficile esperienza all’interno del sistema penitenziario cubano.

Le condizioni di detenzione di Virgilio Mantilla Arango

Durante il periodo di detenzione, Virgilio Mantilla Arango ha vissuto in condizioni che l’Osservatorio Cubano ha definito “disumane”. Le segnalazioni riguardanti la sua situazione sono state costanti, con familiari e sostenitori che hanno cercato di attirare l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani che il dissidente ha subito. Il governo cubano, tuttavia, ha mantenuto un atteggiamento di silenzio e repressione nei confronti delle denunce, continuando a perseguire coloro che si oppongono al regime.

Le condizioni all’interno delle carceri cubane sono state oggetto di critiche da parte di diverse organizzazioni internazionali e locali, che hanno messo in evidenza la mancanza di cure mediche adeguate, il sovraffollamento e il trattamento crudele riservato ai prigionieri politici. Arango ha dovuto affrontare non solo la privazione della libertà, ma anche una serie di abusi e maltrattamenti che hanno aggravato la sua situazione.

Il supporto della comunità e il ruolo delle ‘dame in bianco’

Il rilascio di Virgilio Mantilla Arango ha suscitato un’ondata di solidarietà da parte della comunità dei diritti umani. In particolare, Leticia Ramos Herrería, nota come la ‘dama in bianco’, ha lanciato una campagna sui social media per raccogliere aiuti per il dissidente. Ramos ha dichiarato che Arango si trova attualmente in una situazione di estrema vulnerabilità, senza neanche un telefono per comunicare con il mondo esterno.

Le ‘dame in bianco’, un gruppo di attiviste che si battono per la libertà dei prigionieri politici a Cuba, hanno svolto un ruolo cruciale nel sostenere i detenuti e nel richiamare l’attenzione internazionale sulle violazioni dei diritti umani nel paese. Grazie alla loro determinazione e alla loro visibilità, molti dissidenti hanno ricevuto supporto e assistenza durante e dopo il loro periodo di detenzione.

Il caso di Virgilio Mantilla Arango rappresenta solo uno dei tanti esempi delle difficoltà affrontate dai dissidenti cubani. La lotta per i diritti umani a Cuba continua, e la liberazione di Arango è un passo importante, ma non sufficiente, verso un cambiamento significativo nel paese.

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