Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha reso noto il piano di mobilitazione di 4,5 milioni di miliziani sul territorio nazionale. Questa decisione è stata presa in risposta alle presunte “minacce” provenienti dagli Stati Uniti, in seguito al dispiegamento di forze militari americane nei Caraibi. La dichiarazione è stata rilasciata durante un’intervista trasmessa dalla televisione di Stato, dove Maduro ha annunciato l’attivazione di una forza militare composta da miliziani preparati, attivi e armati.
Piano di mobilitazione
Il 20 marzo 2025, Maduro ha dichiarato: “Questa settimana attiverò un piano speciale con oltre 4,5 milioni di miliziani per garantire la copertura dell’intero territorio nazionale.” Questa mobilitazione arriva in un momento in cui gli Stati Uniti hanno raddoppiato la ricompensa per la cattura di Maduro, portandola a 50 milioni di dollari. La milizia, creata dal defunto presidente Hugo Chavez, attualmente conta circa 5 milioni di membri, tra civili e riservisti, ed è sotto il comando dell’esercito venezuelano.
Reazioni e dichiarazioni
Maduro ha descritto le azioni degli Stati Uniti come una “sporca ripetizione di minacce stravaganti, fantastiche e bizzarre”. Durante il suo intervento, ha anche fatto riferimento all’intenzione di fornire “armi e missili per la forza contadina”, sottolineando la necessità di difendere la sovranità e la pace del Venezuela. Ha affermato: “Missili e armi per la classe operaia: per difendere la nostra Patria”.
Situazione geopolitica
Il 13 marzo 2025, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha confermato il dispiegamento di forze navali e aeree statunitensi nei Caraibi, giustificandolo come parte di un’operazione antidroga. Questo annuncio è giunto poco dopo che l’amministrazione americana aveva raddoppiato la taglia per Maduro, accusato di essere coinvolto in attività legate a un cartello della droga. La situazione geopolitica nella regione continua a destare preoccupazione, con le tensioni tra Venezuela e Stati Uniti che sembrano intensificarsi.