Milei cerca di consolidare la sua posizione in vista delle elezioni di ottobre in Argentina

Egidio Luigi

Agosto 18, 2025

Javier Milei ha assunto la presidenza dell’Argentina a dicembre 2023, emergendo come un outsider nel panorama politico nazionale. Il suo governo, caratterizzato da una mancanza di una struttura di partito consolidata, ha affrontato i primi due anni con il supporto di un ristretto gruppo di deputati e senatori.

Le elezioni politiche del 2025

Nel mese di ottobre 2025, si svolgeranno le elezioni politiche che porteranno al rinnovo di un terzo dei seggi alla Camera dei Deputati e al Senato. Il leader del partito ultraliberista, La Libertà Avanza, mira a rafforzare la sua influenza politica in Parlamento. L’obiettivo principale, secondo fonti vicine al governo, è quello di ridurre la capacità dell’opposizione di raggiungere la maggioranza di due terzi, necessaria per opporsi ai decreti dell’esecutivo, come già accaduto in precedenti occasioni.

Strategie di candidatura e rimpasto di governo

Per raggiungere questo obiettivo, il partito di Milei ha dovuto attingere a figure di spicco dell’attuale esecutivo, nonostante la mancanza di una vera e propria struttura e di candidati. Si prevede un significativo rimpasto del gabinetto subito dopo le elezioni, con l’inserimento di nomi noti. Tra i candidati più prominenti ci sono il capo di Gabinetto, Guillermo Francos; la ministra della Sicurezza, Patricia Bullrich; il ministro della Difesa, Luis Petri; e il portavoce della Presidenza, Manuel Adorni.

Influenza dei personaggi pubblici e sondaggi

Oltre ai membri di governo, le liste elettorali includeranno anche influencer e celebrità del mondo dello spettacolo. Tra i nomi spiccano la ex modella e protagonista di Playboy, Karen Reichardt, e la soubrette televisiva Virginia Gallardo, che potrebbero attrarre un elettorato più giovane e variegato.

Secondo gli ultimi sondaggi, il governo Milei gode di un consenso attorno al 40%, cifra che si riflette anche nelle intenzioni di voto. Questo dato suggerisce una certa stabilità, ma anche la necessità di un rafforzamento della base politica per affrontare le sfide future.

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