Hamas presenta una nuova proposta per il cessate il fuoco in corso

Egidio Luigi

Agosto 18, 2025

I negoziatori di Hamas, attualmente al Cairo, hanno ricevuto una proposta per un cessate il fuoco a Gaza. Secondo un funzionario palestinese, il piano prevede una tregua di 60 giorni e il rilascio degli ostaggi in due fasi. Il funzionario ha dichiarato all’AFP, in forma anonima, che “la proposta rappresenta un accordo quadro per avviare negoziati su un cessate il fuoco permanente”. Hamas, pertanto, si appresta a consultare i propri leader e quelli di altre fazioni palestinesi per valutare la proposta.

Il piano di occupazione di Gaza city

Eyal Zamir, capo di Stato Maggiore dell’Esercito israeliano (Idf), ha dato il via libera a un piano che prevede l’occupazione di Gaza City. Secondo quanto riportato da Channel 12, Zamir presenterà il piano al ministro della Difesa domani. Nei recenti colloqui riservati, il capo dell’Idf ha chiarito che l’evacuazione della popolazione è prevista per una durata di poco meno di due mesi, seguita dall’accerchiamento e dall’occupazione della città. Zamir ha anche indicato che si cercherà di minimizzare l’impiego delle forze di riserva durante le operazioni.

Le difficili condizioni di vita a Gaza

La situazione a Gaza è descritta come estremamente difficile dal parroco padre Gabriel Romanelli. Secondo il religioso, un ordine di evacuazione è stato emesso per l’intero quartiere, e sono state annunciate distribuzioni di tende. “Uno potrebbe pensare che sia una bella notizia, ma questo è in relazione all’evacuazione di tutta la città di Gaza“, ha sottolineato, evidenziando le difficoltà di trovare spazio per i circa due milioni e trecentomila abitanti della Striscia. Durante una messa, padre Romanelli ha riferito di un’esplosione vicina che ha provocato danni materiali, ma fortunatamente senza feriti.

Il parroco ha anche parlato di “segni contraddittori” nella comunità, poiché un’associazione ha distribuito verdura, come pomodori e patate, suscitando gioia tra le persone. Tuttavia, l’ordine di evacuazione e la distribuzione di tende pesano sulla vita quotidiana. A un mese dall’attacco subito dalla parrocchia il 17 luglio, il missionario argentino ha ricordato che i bambini necessitano di tutto. Riguardo al conflitto, ha osservato che non ci sono accordi e che le bombe continuano a causare vittime tra i civili, con numeri allarmanti.

Malnutrizione e vittime tra i palestinesi

Il ministero della Salute di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha comunicato che cinque palestinesi, tra cui due bambini, sono morti a causa di malnutrizione nelle ultime 24 ore, come riportato da Al Jazeera. Questo porta il totale delle vittime nella Striscia a 263, a causa della fame e della malnutrizione dall’inizio delle ostilità, di cui 112 sono bambini.

Inoltre, almeno 11 palestinesi hanno perso la vita negli attacchi dell’Esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi, tra cui quattro persone che stavano aspettando aiuti umanitari, secondo quanto riportato da Al Jazeera. La situazione continua a rimanere critica, con un numero crescente di vittime e necessità umanitarie sempre più pressanti.

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